899, ADUC lancia l'allarme quiz

899, ADUC lancia l'allarme quiz

L'associazione avvisa della presunta ingannevolezza dell'ennesimo quiz che sfrutta i numeri gonfiabolletta. E si chiede come vengano rilasciate le concessioni sui concorsi
L'associazione avvisa della presunta ingannevolezza dell'ennesimo quiz che sfrutta i numeri gonfiabolletta. E si chiede come vengano rilasciate le concessioni sui concorsi

Firenze – Proliferano in Italia le numerazioni con prefisso 899 legate a servizi a valore aggiunto : due anni fa erano 100mila, ma oggi sono 140mila, secondo quanto riferisce ADUC . Spesso ad esse si abbinano iniziative al limite del lecito, se non addirittura truffaldine, e fra queste ultime si inseriscono quiz trasmessi da TV locali che inducono lo spettatore a fruire di servizi non desiderati. Come il Christmas Game segnalato dall’associazione.

“I quiz tv fasulli sono sempre più una farsa all’italiana – segnala ADUC – Dopo vari interventi di ministero dello Sviluppo economico e dell’Antitrust, ecco che puntualmente è rispuntato sulle tv locali (Canale Italia nella fattispecie) un nuovo giochino, Christmas game, organizzato da una società di Palermo che invita a telefonare a numeri 899 per vincere 10 mila euro, apparentemente per indovinare una banalissima equazione matematica, in effetti lo sprovveduto telespettatore (di solito bambini o anziani) paga 15 euro e acquista inconsapevolmente loghi e/o suonerie per telefonini”.

Non sarebbe il primo caso di quiz gonfiabolletta : in novembre, l’ Antitrust ha bloccato , sempre su segnalazione di ADUC, una trasmissione televisiva prodotta e promossa da una società polacca “che – ha spiegato l’associazione – spacciando per quiz una vendita di loghi e suonerie, induceva i consumatori a telefonare ad un numero 899 al costo di 15 euro”.

L’Authority aveva infatti bollato il quiz come ingannevole senza equivoci: “il modo artificioso con cui vengono formulate le domande al pubblico (…) lascia supporre che il telequiz non sia altro che un modo surrettizio per incrementare il volume del traffico telefonico della società polacca P.B.U. Natmar SP z.o.o., nonchè delle società italiane intestatarie dei numeri 899 27 27 26 e 899 90 20 60”, sottolineando che i messaggi apparivano “idonei a configurare una fattispecie di pubblicità ingannevole”. Analoga vicenda, in ottobre

La storia si sta dunque ripetendo: “Abbiamo già segnalato anche questa nuova pubblicità ingannevole allo specifico ufficio dell’Antitrust, perchè disponga di conseguenza – informa ADUC – ma è desolante constatare che le questioni relative ai consumatori, nel nostro Paese, non cambiano mai e si risolvano solo con annunci più o meno inutili mentre, se si bloccano città, autostrade, ferrovie o aeroporti, il Governo sgancia soldi e privilegi corporativi”.

“A seguito di una nostra precedente segnalazione – prosegue l’associazione – il Ministero dello Sviluppo economico aveva sguinzagliato forze di polizia e autorità affinché controllassero e prevenissero. Il solito annuncio temporaneo. Il Ministero dello Sviluppo Economico riceve preventivamente i regolamenti dei concorsi a premi e ci mette un timbro. Perché, vista la situazione sempre più insostenibile, non fa un controllo preventivo e blocca sul nascere queste truffe che danneggiano i consumatori? E poi, cosa fa l’Autorità delle Comunicazioni, non è suo compito controllare ciò che va in onda sulle tv locali e nazionali?”.

Il fenomeno si sta guadagnando una certa popolarità in rete: oltre ad essere evidenziato da Ultimomiglio.news , il notiziario TLC di ADUC viene segnalato sul blog SpeedyQuiz , nato segnalando televendite ingannevoli, che nei giorni scorsi ha ripreso gli aggiornamenti – proprio alla luce dei nuovi quiz legati a numerazioni 899 comparsi in TV – dopo un periodo di silenzio durato alcune settimane e iniziato proprio con la sospensione di alcune trasmissioni televisive bloccate dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. L’auspicio è dunque quello che l’ondata di programmi TV ingannevoli finisca, in modo che non sia più necessario aggiornare il blog SpeedyQuiz, ma soprattutto perché la TV non proponga più tranelli per i consumatori.

Dario Bonacina

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Pubblicato il
18 dic 2007
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