Abbonamenti SKY? Otto suggerimenti

Abbonamenti SKY? Otto suggerimenti

Li formulano Adiconsum e Movimento di Difesa del Cittadino perché - spiegano - è necessaria una maggiore consapevolezza dei consumatori, soprattutto in periodo natalizio
Li formulano Adiconsum e Movimento di Difesa del Cittadino perché - spiegano - è necessaria una maggiore consapevolezza dei consumatori, soprattutto in periodo natalizio


Roma – Visto il perdurare di quella che considerano da tempo una situazione svantaggiosa per gli utenti e lesiva dei diritti dei consumatori , Adiconsum e Movimento di Difesa del Cittadino hanno deciso di rivolgersi direttamente agli utenti per affrontare insieme la questione SKY.

In particolare, le due associazioni in una nota hanno spiegato come “vista l’assenza totale delle istituzioni preposte al controllo e al rispetto delle regole, sia necessaria una maggior attenzione da parte dei consumatori nella scelta dei loro acquisti legati alla pay-tv, soprattutto nel periodo prenatalizio”.

Ecco quindi otto suggerimenti che, secondo le associazioni, dovrebbero essere presi in considerazione prima di attivare un abbonamento ai servizi della televisione satellitare di SKY. Suggerimenti che, come si vedrà, contengono precise accuse alle politiche che secondo le associazioni sono state adottate dal network di Rupert Murdoch:

“1. Il decoder fornito da SKY non permette il libero e totale accesso ai programmi radiotelevisivi provenienti dal satellite (ne consente solo 300 sui 600 disponibili!). SKY ha il pieno controllo del sistema operativo del decoder, che modifica senza il consenso degli utilizzatori. Quindi chiunque voglia accedere alla totalità dei programmi che provengono dai satelliti dovrà necessariamente acquistare un altro decoder che non può, però, ricevere i canali SKY. Le associazioni consumatori hanno chiesto a SKY, prima di avviare qualsiasi tavolo di confronto, di modificare il sistema operativo, privandolo di qualsiasi limitazione, garantendo così il diritto costituzionale di accesso all’ “informazione” attraverso la libertà di scelta.

2. Il decoder non è gratuito come pubblicizzato sui manifesti e in spot TV! È solo in comodato d’uso gratuito per la durata dell’abbonamento ad almeno 3 pacchetti. L’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato ha attivato, su impulso delle Associazioni, la procedura per pubblicità ingannevole.

3. La licenza per l’utilizzo del sistema di codifica Videoguard della società NDS, controllata (al pari di SKY Italia s.r.l.) dalla multinazionale The News Corporation Ltd., viene concessa solo ai costruttori scelti dall’emittente per produrre i propri decoder. Tale decisione è contraria alle disposizioni della Commissione europea. La conseguenza è l’impossibilità di acquistare nei negozi moduli mobili NDS da inserire nei decoder Common Interface (predisposti a vari accessi condizionati) e nei decoder con caratteristiche tecniche evolute permettendo anche la visione dalla pay-tv italiana. Viene di fatto impedita la libertà d’acquisto.

4. SKY non si è dotata di Carta dei servizi. Gli abbonati dopo l’acquisto non avranno nessuna garanzia sulla qualità ed i tempi dei servizi forniti . Non è prevista nessuna modalità per la risoluzione bonaria delle eventuali controversie, non sono inoltre previsti rimborsi per l’interruzione o il difetto dei servizi erogati.

5. Le clausole contrattuali non tengono in debito conto i diritti dei consumatori previsti dalla L. 281/98. È stata pubblicata e consegnata all’Autorità Garante per le Comunicazioni una relazione dettagliata in merito agli articoli vessatori presenti nel contratto .

6. È indispensabile leggere sempre il contratto prima di abbonarsi, soprattutto se l’abbonamento avviene per internet o per telefono.

7. Il sevizio clienti telefonico è a pagamento . Qualsiasi disservizio sia tecnico che amministrativo necessita di un contatto telefonico, il più delle volte con lunghe attese (con costi a proprio carico) e con la mancata soluzione del problema esposto.

8. SKY è l’unica pay-tv via satellite, ma molti dei contenuti trasmessi ora cominciano ad essere visibili anche con altri mezzi di trasmissione , (banda larga, digitale terrestre, cavo telefonico). È utile informarsi se nella propria città si è raggiunti da tali servizi.”

In una nota con cui hanno diffuso questi consigli, Adiconsum e Movimento di Difesa del Cittadino hanno nuovamente invitato SKY ad un cambio di rotta nonché chiesto un intervento alle autorità di settore. “Il riferimento – si legge nella nota – è all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni che è stata diffidata di deliberare sulla materia entro il 10 dicembre”.

“Adiconsum e Movimento difesa del cittadino – conclude la nota – lanciano quindi un appello ai consumatori italiani: riflettete bene prima di abbonarvi a SKY”.

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Pubblicato il
9 dic 2004
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