ADSL? Sorry, la sua linea è randomica

ADSL? Sorry, la sua linea è randomica

Il racconto di un utente che ha la sensazione di essere stato abbandonato nel mezzo dei lavori di due grossi operatori del settore. I problemi, le comunicazioni
Il racconto di un utente che ha la sensazione di essere stato abbandonato nel mezzo dei lavori di due grossi operatori del settore. I problemi, le comunicazioni

Roma – Gentile redazione di Punto Informatico, vi scrivo per far luce su una situazione incredibile sulla gestione ADSL in Italia che vivono molti utenti di internet come me. Premetto che attualmente sono un utente Infostrada (da settembre dello scorso anno ho abbandonato Telecom per passare a Infostrada sia nella fonia che nel servizio ADSL) e che da quasi un mese (gennaio 2008) non riesco più a navigare su internet.

Ho chiamato più volte il servizio di call center di Infostrada e ho effettuato tutte le prove che il call center di turno mi ha suggerito; ho staccato quindi tutti i telefoni di casa, ho tolto tutti i filtri e ho attaccato il router alla presa telefonica principale ma nessun risultato positivo si è ottenuto. Mi è stato suggerito di chiamare un tecnico per controllare dentro casa la mia linea telefonica in quanto attraverso i loro strumenti informatici vedevano un corto circuito sulla mia linea e dopo aver pagato profumatamente il tecnico per non aver fatto nulla sulla mia, funzionante, linea telefonica ho ricontattato il call center di Infostrada che mi confermava che il problema ancora sussisteva e che il corto circuito era ancora presente.

Il call center ha quindi aperto una segnalazione a Telecom spiegandomi che il corto mi impedisce di navigare negli orari di punta. Ho spiegato al tecnico che il tutto mi sembrava molto strano e che avendo studiato un po di elettrotecnica (non vorrei vantarmi ma sono laureato in informatica) mi sembrava strano che il corto circuito fosse ad orario. Un corto circuito apre un circuito e non fa passare niente, quindi se c’è non è ad orari, bensì fisso e ben localizzato.
A questo punto l’operatore ha cercato di prendere tempo e alla fine ha dichiarato che è difficile da spiegare tecnicamente e che ora la palla sarebbe passata ai tecnici Telecom per provvedere al caso.

Ho aspettato fiducioso, ho richiamato ai call center di Infostrada ma l’unico contentino che ho avuto è stato l’invio di ulteriori solleciti a Telecom, ma ancora oggi la mia linea è randomica (questo è il termine tecnico che l’operatore ha usato). Fortunatamente ho molti amici al servizio tecnico di Telecom e mi hanno spiegato che il problema in questi casi non è della linea telefonica di casa, bensì della piastra del multiplex che spesso si danneggia e che a determinati orari (di punta) la linea comincia a cadere in continuazione.

Tutto cio’ sta accadendo a me e sono sicuro a molti altri utenti in Italia che sfortunamente si sono imbattuti in questo problema. Il fatto è che Infostrada non puo’ dire a Telecom di cambiare piastra in quanto quest’ultima è di proprietà Telecom e Telecom non ha alcun interesse di sostituire la piastra in quanto li è agganciato un utente non Telecom. Chi ci rimane fregato? Il sottoscritto e tanti come me che hanno scelto di risparmiare qualche euro passando a gestori alternativi. A questo punto non so se ritornero’ a Telecom o stacchero’ tutto in attesa che arrivi anche in Italia il famoso WiMax.

Da tutto ciò ho capito una cosa che gli operatori alternativi per il servizio ADSL vedi Infostrada, Tiscali etc sono ottimi e fanno risparmiare soldi a chi passa con loro ma non appena c’è un problema tecnico che non dipende da loro allora non si naviga più e la bufera prende inizio.

Cordiali saluti,
Massimiliano A.

Caro Massimiliano
il tuo caso è stato segnalato alle aziende interessate che lo valuteranno per un intervento rapido laddove possibile, come ci è stato assicurato dai loro operatori.
Difficile per ora ricostruire cosa sia realmente accaduto, quel che invece è certo è che il grosso delle lamentele degli utenti ADSL sia relativo a problemi di comunicazione tra i carrier, impegnati in rapporti burocratico-amministrativi spesso troppo complessi e farraginosi con il gestore della rete, che a sua volta si serve spesso di società terze per la manutenzione dell’infrastruttura. Un problema che, peraltro, è all’attenzione degli stessi operatori, di Telecom Italia e dell’Autorità di vigilanza ed è stato in questi anni uno dei grandi temi del dibattito italiano sulle TLC.
Tienici informati sugli sviluppi, nel nostro piccolo continueremo a dare visibilità e a cercare di approfondire le difficoltà in cui versano ancora moltissimi utenti ADSL italiani (per non parlare di chi l’ADSL non l’ha neppure mai vista di striscio).
Alberigo Massucci

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Pubblicato il
13 feb 2008
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