Arabia, ci si scanna sui fotofonini

Arabia, ci si scanna sui fotofonini

Vietati nel paese, ora i cellulari capaci di catturare immagini entrano in tristi e violente vicende di cronaca, come quella accaduta in un villaggio saudita
Vietati nel paese, ora i cellulari capaci di catturare immagini entrano in tristi e violente vicende di cronaca, come quella accaduta in un villaggio saudita


Riad (Arabia Saudita) – Difficile credere che le due giovani protagoniste di un fattaccio di cronaca riportato nelle scorse ore da Al-Jazeera avessero previsto di mettersi nei guai per l’uso di un fotofonino.

Stando a quanto riferito, in un piccolo villaggio saudita due ragazze sono state letteralmente assalite dai partecipanti ad un matrimonio dopo aver scattato alcune “foto” con il proprio cellulare.

L’aggressione si è sviluppata alla fine del ricevimento nuziale quando una delle ospiti ha informato tutti che le due giovani, che stavano ormai lasciando il posto, avevano utilizzato un fotofonino. A quel punto le donne presenti si sono avventate sulle due ragazze, le hanno ripetutamente percosse e hanno distrutto il cellulare. Da quanto si è saputo nessuno si sarebbe premunito di controllare quali foto fossero state scattate.

L’episodio sembra dovuto al fatto che il ricevimento era aperto alle sole donne, come d’uso in Arabia dove si tengono due ricevimenti separati per uomini e donne, nel quale queste ultime si sono potute levare il velo portato sempre in presenza di uomini. Scattare foto in quella sede, dunque, è stato evidentemente vissuto alla stregua di un atto sacrilego.

Va detto che in Arabia Saudita l’uso dei fotofonini è vietato . La situazione è quella tipica di un paese rigidamente antidemocratico: da un lato si vietano questi cellulari dei quali c’è però grande richiesta e dall’altro i dispositivi arrivano comunque sul mercato nero, importati illegalmente dai paesi limitrofi e venduti a prezzi esorbitanti.

Qualche tempo fa, nella città costiera di Gidda una giovane donna e sua madre sono state portate in un commissariato dopo che avevano scattato alcune fotografie con il videocellulare nel corso di un matrimonio. In quel caso all’assalto di massa si è preferito l’intervento della polizia.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il 9 set 2004
Link copiato negli appunti