Asimo tra Skynet e servizio ai tavoli

Asimo tra Skynet e servizio ai tavoli

Il celebre androide di Honda ha fatto l'upgrade, e ora è in grado di scambiare informazioni con altre unità robotiche nei paraggi. E intanto servire drink dietro ordinazione
Il celebre androide di Honda ha fatto l'upgrade, e ora è in grado di scambiare informazioni con altre unità robotiche nei paraggi. E intanto servire drink dietro ordinazione

Honda vuol dimostrare di essere ancora all’avanguardia nella ricerca&sviluppo di soluzioni robotiche innovative, e in funzione di questo obiettivo ha dato dimostrazione delle nuove capacità di Asimo , da molti già considerato l’androide più avanzato finora costruito dall’uomo.

Se in passato il robot è stato visto a spasso a Tokyo, lo “show” tenutosi nel quartier generale della multinazionale lo ha messo in mostra in una insolita versione, quella di “cameriere”. Con in più la novità del lavoro svolto da due Asimo perfettamente coordinati l’uno nei confronti dell’altro durante tutta la sessione di prova.

Asimo ha subito un aggiornamento ed è ora più “intelligente” secondo le parole del personale Honda, e può essere adibito a un maggior numero di compiti senza l’aiuto umano. Può ad esempio riconoscere i vari tipi di bevande, raccogliere il carrello o il vassoio corrispondente e servire il tutto al tavolo.

Il sistema di comunicazione wireless implementato dagli ingegneri permette all’automa di condividere informazioni con gli altri rappresentanti della sua “specie” , comunicando cose come la propria posizione e il compito svolto al momento.

In perfetta osservanza al principio di sopravvivenza codificato nelle leggi della robotica di Asimoviana memoria, l’androide può raggiungere da solo la stazione di rifornimento energetico più vicina quando il livello delle batterie integrate scende al di sotto di un limite minimo prefissato.

Honda raccoglie dunque la sfida tecnologica di Toyota e del suo robot violinista , dando dimostrazione di voler proseguire con il suo obiettivo di riuscire, in un giorno non lontano, a integrare Asimo all’interno della vita della capitale giapponese . “Per la fine del 2010, ci piacerebbe vedere questi robot al lavoro ad ogni angolo di strada della città”, ha dichiarato speranzoso Tomohiko Kawanabe del centro ricerche della società.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 13 dic 2007
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