Ask Jeeves, retromarcia sul naturaltech

Ask Jeeves, retromarcia sul naturaltech

Nata come motore per fornire risposte a chi pone domande con un linguaggio naturale, oggi l'azienda deve tornare sui propri passi abbracciando, guarda un po', sistemi alla Google
Nata come motore per fornire risposte a chi pone domande con un linguaggio naturale, oggi l'azienda deve tornare sui propri passi abbracciando, guarda un po', sistemi alla Google


Roma – Era riuscito a conquistare l’interesse dei media fin dal suo apparire diversi anni fa, ma oggi il colosso del “sapere online”, il singolarissimo motore Ask Jeeves, deve fare i conti con l’emergere di tecnologie alternative e funzionali, come quelle del rivale Google.

Ask Jeeves ha dunque annunciato una nuova versione del proprio sito che si basa su un nuovo design del motore, un design che pone in secondo piano l’interfaccia storica del sito, quella che consentiva di ottenere risposte rilevanti a domande poste al motore con un linguaggio spontaneo e discorsivo, definito “natural language”.

L’idea del nuovo sito è quello di aumentare la precisione dei risultati delle ricerche potendo poi proporre ai propri inserzionisti anche la possibilità di inserire “link segnalati” nelle pagine dei risultati.

La nuova situazione l’ha descritta a Computerwire Daniel Read, product manager dell’azienda, secondo cui “nel passato abbiamo concentrato molte delle nostre energie sulla ricerca a linguaggio naturale, qualche volta a spese della ricerca in sé”. L’idea, dunque, sarebbe quella di fornire “un motore di ricerca più intuitivo”.

Le modifiche vanno dunque nella direzione di come vengono selezionati i risultati e le rilevanze di ciascuno di essi; un lavoro che viene affidato all’algoritmo proprietario Teoma e a tutta una serie di indici e database di terze parti che il sistema utilizza per offrire risultati.

Nel pieno delle grandi manovre dei motori di ricerca sono in molti a chiedersi quanti di questi grandi player del settore sapranno superare il loro periodo più difficile, contrassegnato dall’avanzata che appare inarrestabile proprio di Google.

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Pubblicato il
23 apr 2003
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