Assoprovider: che fine ha fatto il Governo?

Assoprovider: che fine ha fatto il Governo?

L'associazione dei piccoli fornitori di servizi internet si trovano stretti tra incudine e martello. Palazzo Chigi aveva fatto delle promesse che sembrano essere finite nel dimenticatoio
L'associazione dei piccoli fornitori di servizi internet si trovano stretti tra incudine e martello. Palazzo Chigi aveva fatto delle promesse che sembrano essere finite nel dimenticatoio


Roma – L’evoluzione del mercato e una liberalizzazione la cui “forma” ha lasciato scontenti un po ‘ tutti ora stringono come tra incudine e martello moltissimi piccoli operatori internet italiani. Ecco una lettera che ci è giunta ieri da Assoprovider e la lettera inviata dalla stessa associazione al Presidente del Consiglio Massimo D’Alema.

“Egregi signori,
Assoprovider rappresenta l’associazione di categoria dei piccoli ISP italiani (Internet Service Provider), le aziende che da qualche anno hanno fatto nascere anche in Italia il fenomeno Internet e che oggi si trovano a dovere fronteggiare la concorrenza sleale delle compagnie telefoniche nella vendita di abbonamenti ad Internet; infatti queste ultime hanno diritto alla interconnessione (una serie di norme e listini che regolano la cooperazione fra aziende di telecomunicazioni), mentre gli ISP sono esclusi in Italia dalla interconnessione.

Ciò ha comportato la chiusura di moltissimi ISP con conseguente perdita di posti di lavoro preziosi, sia al Nord che al Sud Italia. Assoprovider ha avuto vari contatti in merito con il governo D’Alema, ed in un recente incontro a Palazzo Chigi (si veda la lettera allegata in 2a pagina), il governo si è nuovamente impegnato a inviare alle camere un d.d.l. in tempi rapidissimi per concedere la interconnessione anche agli ISP; tuttavia ancora la cosa non è arrivata all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri; a tale proposito abbiamo inviato la lettera allegata.

Vi invitiamo pertanto a darci una mano a sollecitare il governo ad inviare subito in aula il d.d.l., ristabilendo con questo condizioni di corretta concorrenza nel mercato Internet, in linea con le indicazioni della Comunità Europea e dell’OCSE, che questo hanno richiesto, perché la categoria degli ISP è arrivata a un tale punto di esasperazione da volere avviare in tempi brevi una aperta contestazione, che coinciderebbe con questo momento delicato di campagna elettorale per le regionali un po ‘ in tutta Italia.”


Ecco la lettera inviata da Assoprovider al Presidente del Consiglio dei Ministri Massimo D’Alema:
“Oggetto: richiesta informazioni su presentazione Disegno di Legge per la interconnessione agli Internet Service Provider.

Con la presente chiediamo notizie sul Disegno di Legge di cui in oggetto, che i Sottosegretari Sen. Passigli e Onorevoli Vita e Lauria, si impegnarono a fare presentare dal suo governo alle Camere nella riunione avuta a Palazzo Chigi in data 9 febbraio 2000, in presenza dei rappresentanti di Assoprovider, associazione che rappresenta gli Internet Service Provider italiani.

In tale sede ci è stato richiesto, da parte dei rappresentanti del governo, l’invio di una lettera alle due commissioni di Camera e Senato competenti in materia, nella quale chiarivamo l’importanza e l’urgenza di una rapida trasformazione in legge del d.d.l., e in seguito a tale richiesta la scrivente associazione ha immediatamente provveduto a fare
pervenire tali lettere alle due Commissioni.

In attesa delle notizie richieste, sicuri del suo interessamento, data la sensibilità mostrata personalmente da lei verso lo sviluppo di Internet in Italia, l’occasione ci è gradita per porgerle i nostri distinti saluti,
Assoprovider”

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Pubblicato il
16 mar 2000
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