Bayfiles, il ritorno (legale) dei pirati

Bayfiles, il ritorno (legale) dei pirati

I fondatori di The Pirate Bay tentano la nuova incursione alla conquista degli armadietti digitali. La loro piattaforma sarà però al riparo da qualsiasi violazione del copyright. Con 5 GB di spazio per 5 euro al mese
I fondatori di The Pirate Bay tentano la nuova incursione alla conquista degli armadietti digitali. La loro piattaforma sarà però al riparo da qualsiasi violazione del copyright. Con 5 GB di spazio per 5 euro al mese

Si chiama Bayfiles ed è la nuova incursione online degli ormai celebri fondatori della più temuta Baia del file sharing. Una piattaforma di file hosting annunciata dall’ex- founder di The Pirate Bay Fredrik Neij, nuova alternativa tra i sempre più vasti meandri garantiti dai cosiddetti cyberlocker .

Un armadietto digitale one-click , decisamente simile a quelli offerti da servizi (ora) competitor come Megaupload e Hotfile. Gli utenti potranno caricare i propri file e metterli automaticamente in condivisione, a partire da uno spazio gratuito di 250 MB fino ai 5 GB a disposizione di tutti quelli che spenderanno 5 euro mensili .

Nessun meccanismo basato sulle ricompense per gli upload effettuati, almeno come spiegato dallo stesso Neij. In realtà, Bayfiles intende differenziarsi da piattaforme come Hotfile, finite nel mirino legale dei grandi signori del diritto d’autore. I founder della Baia dei Pirati sembrano averne abbastanza di dispute in aula.

Pare infatti che Bayfiles sarà del tutto allineato con le esigenze imposte dal Digital Millennium Copyright Act (DMCA). Un servizio legale, insomma, che provvederà a bandire tutti quegli utenti colti in violazione delle attuali leggi sul copyright . L’idea annunciata da Neij consiste in una progressiva espansione della piattaforma in stile Dropbox.

“I canali BitTorrent risultano sempre più soffocati o comunque filtrati dai vari provider – ha spiegato Neij alla testata specializzata TorrentFreak – diverso il discorso per HTTP”. Bayfiles permetterà ai suoi utenti – 45 euro la spesa per abbonarsi annualmente – di effettuare copie di backup dei file e soprattutto di ascoltare in streaming i brani su dispositivi personali.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
30 ago 2011
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