Bill Gates e l'urina elettrica

Bill Gates e l'urina elettrica

Una ricerca britannica ipotizza lo sfruttamento dei liquidi organici e di altri materiali di scarto per la produzione di elettricità. Sponsorizza anche la fondazione di Bill (e Melinda) Gates
Una ricerca britannica ipotizza lo sfruttamento dei liquidi organici e di altri materiali di scarto per la produzione di elettricità. Sponsorizza anche la fondazione di Bill (e Melinda) Gates

Dopo la moto a biogas giapponese alimentata da biomassa, una nuova ricerca si propone di sfruttare i materiali di scarto prodotti dall’attività umana per creare energia elettrica da usare in abitazioni ed edifici. Il segreto dell’elettricità del futuro potrebbe essere il riciclaggio dell’urina tramite pile a combustibile microbiologiche (MFC).

Lo studio arriva dai ricercatori della University of the West of England (UWE) di Bristol, e descrive un setup ideale composto da tanti elementi MFC stoccati in gruppo, al punto da riuscire a estrarre una quantità di energia elettrica “utile” per utilizzi in abitazioni domestiche o in piccoli villaggi.

L’ingrediente “segreto” di una pila a combustibile microbiologica sono i microrganismi anaerobi comunemente presenti all’interno del corpo umano, i quali si nutrono di composti di scarto (come appunto l’urina, ricca di ammoniaca) liberando energia sotto forma di elettroni.

Per quanto non ancora ultimato, il lavoro degli scienziati della UWE dimostra di avere notevoli potenzialità nel contribuire a risolvere i problemi energetici e di inquinamento di un mondo sempre più affamato di corrente elettrica. Tanto che la stessa foundation alimentata dalle ingenti risorse finanziarie di Bill Gates (Bill and Melinda Gates Foundation) sponsorizza il progetto attraverso il programma “Grand Challenges Explorations”.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
10 nov 2011
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