BREIN continua la caccia alla Baia

BREIN continua la caccia alla Baia

Trascinato in tribunale anche Ziggo, il più grande ISP olandese. Con l'obiettivo di tracciare una giurisprudenza antipirateria
Trascinato in tribunale anche Ziggo, il più grande ISP olandese. Con l'obiettivo di tracciare una giurisprudenza antipirateria

Ziggo, il più grande provider olandese, dovrà rispondere davanti ad una corte per non aver reso inaccessibile The Pirate Bay ai suoi utenti. A continuare l’offensiva contro il sito è, come già in passato, BREIN, associazione rappresentate degli interessi delle etichette e delle major Hollywoodiane schierate contro lo sharing.

Ziggo ha, finora, risposto di non aver alcuna intenzione di interrompere la connettività della Baia e che BREIN non ha alcuna base legale per fare una richiesta del genere: l’associazione delle major si appellerebbe alla conclamata violazione di proprietà intellettuale perpetrata da TPB, confermata tra l’altro da una sentenza di condanna nei confronti dei fondatori e dal rifiuto da parte dei gestori di collaborare con i detentori dei diritti, nonché all’assunto che a Ziggo basterebbe l’implementazione di una semplice contromisura tecnica (chiedono un blocco DNS e IP) per rendere il sito irraggiungibile in Olanda.

All’ennesimo rifiuto di Ziggo BREIN ha infine deciso di portarla in tribunale. Sulla denuncia l’ISP, appellandosi alla necessità di garantire la neutralità della rete, ha commentato che “siamo solo un canale e ci limitiamo a garantire alla gente l’accesso ad Internet e a supportare una Internet aperta”.

Con l’azione nei confronti di Ziggo BREIN spera di stabilire una “giurisprudenza antipirateria”. Sulla stessa linea, d’altronde, si è mossa MPA contro CB3ROB/Cyberbunker, ultima destinazione dei traslochi della Baia dopo la sentenza svedese.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
5 mag 2010
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