Brevetti software, la Commissione UE ci riprova

Brevetti software, la Commissione UE ci riprova

FFII lancia l'allarme: il rapporto sulla proprietà intellettuale diffuso dalla Commissione stimola la brevettazione per le piccole imprese. Ma è scritto dalle grandi lobby del software. Tentativo di ribaltone in corso
FFII lancia l'allarme: il rapporto sulla proprietà intellettuale diffuso dalla Commissione stimola la brevettazione per le piccole imprese. Ma è scritto dalle grandi lobby del software. Tentativo di ribaltone in corso

Bruxelles – Gli esperti stroncano senza mezze misure l’ultimo rapporto ufficiale sulla proprietà intellettuale stilato dalla Task Force europea sulla competitività e lo sviluppo dell’ICT. In una durissima nota Foundation for a Free Information Infrastructure – FFII parla del rapporto come di un “insulto”.

“Un rapporto chiave prodotto dalla task force della Comunità Europea – scrive FFII – è stato scritto quasi interamente dall’industria dei brevetti e dalle grandi aziende, inclusi i legali di settore di SAP, di aziende americane e dall’Ufficio dei brevetti europeo”. È un’accusa non da poco se si pensa come il rapporto cerchi di provare che le piccole e medie imprese europee devono ricorrere ai brevetti software per migliorare la propria competitività.

Il fatto che sia FFII a scomunicare il rapporto non deve sorprendere: si deve proprio alla Foundation la grande mobilitazione internazionale che indusse l’Europarlamento a respingere la brevettabilità del software in Europa. Una decisione che la Commissione ha già messo in discussione , dando in più occasione l’impressione che i brevetti sul software, in un modo o nell’altro, verranno introdotti nel Vecchio Continente come già esistono negli Stati Uniti.

FFII ricorda che i benefici per le piccole e medie imprese vantati dal rapporto sono già stati contestati proprio dalle aziende, consce che l’introduzione della brevettabilità darebbe alle grandi corporation, in particolare quelle americane, la possibilità di controllare il mercato IT in un modo del tutto deleterio per le attività di sviluppo dei player più piccoli.

“Il rapporto – insiste FFII – rappresenta in particolare un insulto alle piccole e medie imprese” in quanto da un lato ammette che molte di loro si oppongono alla brevettazione ma dall’altro sottolinea che ” hanno una comprensione e conoscenza del sistema dei brevetti decisamente inadeguate “.

Ma non finisce qui. FFII è stato infatti osservatore esterno della Task Force e denuncia una “forte censura nella redazione della bozza del rapporto”. Secondo il presidente della Foundation, Pieter Hintjens, “il chairman (della Task Force, ndr.), SAP, ha sfruttato la propria posizione per assicurarsi che certi commenti fossero esclusi e il dibattito non decollasse. Nel complesso il rapporto riflette le opinioni di una minoranza molto ridotta ma di grande potere, e certamente non delle piccole e medie imprese, che pure pretende di essere rappresentativa”.

L’attacco di FFII non risparmia le istituzioni comunitarie . “Sono stupefatto – chiosa Hintjens – che all’Ufficio dei brevetti europeo, un organo amministrativo sui brevetti apertamente schierato con l’industria dei brevetti, possa essere consentito di partecipare in quella che chiamano Task Force delle piccole e medie imprese. È stata una farsa. Questo rapporto è una fandonia e un insulto per tutti coloro che vi hanno partecipato in buona fede”.

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Pubblicato il
1 dic 2006
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