Brevetto italiano sul text matching

Brevetto italiano sul text matching

Lo ottiene Godado Italia con il suo Thesaurus, pensato per interpretare le parole chiave usate dagli utenti al fine di fornire loro migliori risposte nella ricerca di una pagina web
Lo ottiene Godado Italia con il suo Thesaurus, pensato per interpretare le parole chiave usate dagli utenti al fine di fornire loro migliori risposte nella ricerca di una pagina web


Milano – Cercare di interpretare le chiavi di ricerca usate dai navigatori per fornire loro un risultato il più possibile vicino alle proprie aspettative, consentendo allo stesso tempo una migliore visibilità ai propri inserzionisti: Godado Italia ha annunciato di aver ottenuto un nuovo brevetto sul Godado Thesaurus , sistema di text matching che viene utilizzato da anni dal noto motore di ricerca .

Il Thesaurus – come spiegano quelli di Godado – è un “archivio dinamico” di parole chiave che descrivono i siti presenti nelle directory del motore. Si tratta di un sistema che mette le parole chiave in varie forme di relazione con le altre parole chiave.

Questa tecnologia-piattaforma di matching , pensata anche per consentire agli inserzionisti del motore di posizionare più facilmente i propri siti da promuovere, è stata attivata alla fine del 1999 ed oggi comprende – nelle parole dei dirigenti Godado – “più di un milione e mezzo di descrittori (termini) in continua crescita, che organizza gerarchicamente e alfabeticamente decine di macroaree tematiche: Alimentari, Letteratura, Musica, Sport, etc”.

Secondo Godano, il Thesaurus oggi “riconosce” più del 94 per cento dei termini ricercati e visualizza, alla destra dei risultati di ricerca, la parte dell’archivio di parole chiave che sono attinenti con la ricerca effettuata dal navigatore, “svolgendo così – continua l’azienda – anche una funzione di suggeritore . I termini suggeriti sono proposti come link e quindi, se cliccati, attivano direttamente una ricerca su Godado”.

“Oggi – ha commentato il presidente della società, Diego Ratti – possiamo finalmente tutelare la novità e l’originalità della nostra invenzione grazie all’assegnazione del brevetto GB2362971 la cui domanda era stata depositata a Londra con numero 0013119.3 nel maggio 2000 ed in seguito, in data 18 maggio 2001, (Numero 01112245.4) anche presso lo European Patent Office (EPO) al fine di estendere la tutelabilità del predetto brevetto ottenuto in Inghilterra anche nei seguenti paesi: Italia, Spagna, Portogallo, Germania, Francia”.

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Pubblicato il
25 giu 2004
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