Cellulari, esiste un rischio sterilità?

Cellulari, esiste un rischio sterilità?

Una ricerca rivelerebbe che la capacità riproduttiva degli utenti che usano intensamente il telefono cellulare è a rischio: 16 ore di esposizione alle emissioni elettromagnetiche danneggiano il DNA del liquido seminale
Una ricerca rivelerebbe che la capacità riproduttiva degli utenti che usano intensamente il telefono cellulare è a rischio: 16 ore di esposizione alle emissioni elettromagnetiche danneggiano il DNA del liquido seminale

Roma – Un nuovo allarme sull’utilizzo dei cellulari arriva dai ricercatori australiani dell’ Università di Newcastle : secondo un nuovo studio medico, utilizzare per molte ore il telefonino può comportare lesioni al DNA del liquido seminale maschile e compromettere la capacità riproduttiva.

L’allarme proviene da uno studio presentato a Brisbane in occasione di un convegno sulla fertilità umana. I ricercatori del Centro di Eccellenza in Biotecnologia e Sviluppo dell’ateneo australiano, guidato dal professor John Aitken sono riusciti a realizzare un dispositivo in grado di “bombardare” campioni di sperma con emissioni analoghe a quelle di un telefono cellulare attivo. Con questo strumento, ha precisato il professor Aitken, è stato possibile rilevare il livello di frammentazione del DNA nel liquido seminale: “Dopo 16 ore di esposizione, vi era chiara evidenza di lesioni”.

Tali lesioni possono comportare un serio rischio per l’uomo, che può vedere ridotta la sua capacità di procreare, ma anche di sviluppare – nella prole generata – tumori infantili e disturbi di carattere neurologico. Nello studio, pubblicato recentemente , la causa di tali lesioni viene identificata nello stress ossidativo: “È noto che a innescare la frammentazione del DNA dello sperma è principalmente lo stress ossidativo che può essere provocato da infezioni, fumo, età avanzata e da un elevato consumo di grassi insaturi – ha evidenziato il professor Aitken – ma finora non era stata rilevata una possibile correlazione con l’uso dei telefoni cellulari”. Identificare la causa rende però possibile proseguire lo studio per trovare una cura: “Se è vero che lo stress ossidativo può danneggiare il DNA dello sperma, è altrettanto vero che i trattamenti antiossidanti possono essere una cura” ha osservato Aitken.

Sotto con integratori, alimenti e bevande antiossidanti , dunque. Almeno per quei maschietti che non possono rinunciare a parlare al cellulare per ore e ore. Ma demonizzare il cellulare non salva comunque nessuno e non tutti coloro che si astengono da un uso intensivo del telefonino si possono ritenere tranquilli sotto il profilo della fertilità: da un recente studio condotto in Germania, infatti, si apprende che persino i sedili riscaldabili, per via di un innaturale aumento della temperatura, possono rivelarsi deleteri per il liquido seminale.

Dario Bonacina

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Pubblicato il
23 ott 2008
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