Chi beve non può guidare una Nissan

Chi beve non può guidare una Nissan

Il nuovo sistema dell'azienda analizza il livello di alcool del conducente e solo successivamente decide se attivare o meno l'avviamento dell'auto. L'avvento delle trusted cars
Il nuovo sistema dell'azienda analizza il livello di alcool del conducente e solo successivamente decide se attivare o meno l'avviamento dell'auto. L'avvento delle trusted cars

Nissan Motor ha annunciato di aver avviato i primi test sul campo della sua nuova tecnologia pensata per impedire la guida in caso di ebbrezza. Si tratta di un esperimento che coinvolgerà le auto pubbliche delle prefetture giapponesi di Fukuoka, Tochigi e Kanagawa.

Ogni mezzo sarà dotato di uno speciale sistema con etilometro integrato: l’analisi del livello di alcool presente nell’alito del conducente attiverà o meno il passaggio elettrico nell’unità di avviamento. In questo modo, secondo i tecnici Nissan, dovrebbe essere possibile scongiurare qualsiasi rischio di incidente causato dallo stato di alterazione provocato dall’alcool.

L’installazione del dispositivo pare essere particolarmente semplice e veloce. La fase di test, comunque, servirà per raccogliere sufficienti dati per un futuro lancio commerciale e come base di partenza per ulteriori ricerche. Il concetto di fondo è il blocco dell’auto come soluzione preventiva. Un po’ come è stato per il volante-etilometro presentato nel 2005 da un inventore statunitense.

Il nuovo controllore Come denuncia lo stesso comunicato stampa della casa giapponese, il nuovo dispositivo viene propagandato come un ulteriore passo evolutivo sul fronte della sicurezza. Lo scorso giugno, infatti, era stata lanciata una nuova funzione di alert anti-alcool per il sistema di navigazione integrato Nissan Carwings . Qualcosa di molto meno invasivo, messaggi di avvertimento che, a dir la verità – come sottolinea Tech.co.uk – difficilmente possono avere efficacia nei confronti di un etilista.

L’obiettivo dichiarato delle strategie Nissan di questi anni è di abbassare considerevolmente il numero di incidenti e feriti entro il 2015: il 50% in meno rispetto ai dati del 1995.

Dario d’Elia

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Pubblicato il 25 lug 2007
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