Ci sono social network che chiudono

Ci sono social network che chiudono

Succede a StudyLounge, ambizioso progetto tedesco che per un anno e mezzo ha vivacizzato anche la rete italiana. Ma ora le sue divisioni italiane, francesi e spagnole cedono il passo ai tempi che cambiano
Succede a StudyLounge, ambizioso progetto tedesco che per un anno e mezzo ha vivacizzato anche la rete italiana. Ma ora le sue divisioni italiane, francesi e spagnole cedono il passo ai tempi che cambiano

Il format di StudyLounge non ha fatto il botto. Il social network tedesco, registrato da Christoph Berger a Wetzlar, dopo aver riscosso un discreto successo nel paese d’origine ha provato ad emigrare in altri paesi comunitari. Un progetto abbastanza corposo, che comprendeva la clonazione del network in Spagna, Italia e Francia. Nei piani degli sviluppatori, per l’Italia, c’era la soglia dell’80% degli studenti, una cifra identificabile attorno al milione e mezzo di ragazzi.

In Italia StudyLounge è stato introdotto il 28 Agosto del 2006. L’idea era quella di un network per riunire studenti ed ex studenti, mirata a cogliere utenze soprattutto fra le matricole che affrontano il mondo accademico per la prima volta e sono alla ricerca di nuove amicizie. Idea interessante (ma non nuova), affiancata dall’assenza totale di banner pubblicitari e priva di quei fastidiosi inviti automatici presente in altri portali.

Per quei pochi che non ne fossero a conoscenza, si definisce social network (ovvero: rete sociale) un posto di ritrovo per persone con legami sociali affini. Ma la gara, nel mondo dei social network, non è affatto facile. Quasi tutti i cybernauti saranno a conoscenza di Badoo e FaceBook, network globali con utenze sbalorditive: rispettivamente 12 e 62 milioni di utenti, anche se -a scapito dei numeri- in Italia è più diffuso il primo. Ne esistono inoltre di tematici: in cima Last.Fm (musica, 15 milioni di utenti) e deviantART (arte, 6 milioni) mentre un discorso a parte andrebbe fatto per Flickr (foto) e YouTube (video), community in cui l’aspetto sociale è meno incisivo, o comunque ha un valore differente.

La versione italiana di StudyLounge non è stata altro che un portage pedissequo di quella tedesca, tanto da mantenere invariate in lingua originale le query al database, come si poteva osservare dalla funzione di ricerca. Su StudyLounge era possibile personalizzare il proprio profilo indicando le proprie preferenze musicali, artistiche e cinematografiche attraverso dei tag, in modo da identificare utenti con gusti affini con un click. Era possibile inserire gallerie di immagini ed era possibile partecipare a gruppi di discussione fondati dagli utenti, organizzati con le regole del bulletin board (forum).

Era possibile, per l’appunto. Perché da venerdì 25 gennaio non lo è più (ndr: sul sito web è indicata come data di chiusura il 31/12/2007, ma non è esatto). StudyLounge per l’Italia chiude, seguito a ruota dagli StudyLounge francese e spagnolo, schiacciato dal mancato raggiungimento di un traguardo forse troppo ambizioso. Rimane in vita solo l’originale, quello tedesco.

Enrico “Fr4nk” Giancipoli

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Pubblicato il
29 gen 2008
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