Cina, lo sporco lavoro del Melafonino

Cina, lo sporco lavoro del Melafonino

L'azienda di Cupertino è finita ancora una volta nel mirino degli attivisti di CLW. La fabbrica gestita dal fornitore Jabil Circuit in violazione delle leggi sul lavoro. In produzione, il nuovo iPhone low-cost
L'azienda di Cupertino è finita ancora una volta nel mirino degli attivisti di CLW. La fabbrica gestita dal fornitore Jabil Circuit in violazione delle leggi sul lavoro. In produzione, il nuovo iPhone low-cost

Nuova indagine sotto copertura dell’organizzazione newyorchese China Labor Watch (CLW), nella fabbrica cinese gestita nel centro di Wuxi da Jabil Circuit, società statunitense che opera nel settore della produzione di componenti elettronici, in particolare circuiteria per i vari produttori di apparecchi. Tra i clienti dell’azienda di St. Petersburg (Florida) c’è anche Apple, nuovamente invischiata nella presunta violazione delle leggi sul lavoro in terra asiatica.


Nella ricostruzione offerta dagli attivisti di CLW , il centro di Wuxi controllato da Jabil Circuit starebbe lavorando alle fasi di produzione e assemblaggio del nuovo modello low-cost di iPhone, probabilmente al centro del nuovo evento di Apple previsto per il prossimo 10 settembre. Il produttore della Florida non avrebbe mai pagato milioni di dollari in straordinari , mentre ai singoli lavoratori cinesi sarebbe stato imposto di rimanere in fabbrica per un totale di 100 ore supplementari al mese .

Si tratta di una media tre volte superiore ai limiti consentiti dalla legge locale, mentre le attività di assemblaggio dei vari modelli di dispositivi high-tech costringerebbero i lavoratori a stare in piedi per oltre 11 ore al giorno con una sola pausa di 30 minuti per il pranzo . I responsabili delle risorse umane di Jabil Circuit avrebbero inoltre adottato criteri fortemente discriminatori nelle selezioni del personale, ad esempio allontanando soggetti con tatuaggi o donne incinte.

In un comunicato diramato alla stampa, l’azienda di Cupertino ha ribadito i più stringenti controlli delle condizioni lavorative tra tutti i suoi fornitori, con decine di ispezioni nei centri gestiti da Jabil Circuit fin dal lontano 2008. I vertici della stessa azienda di St. Petersburg hanno assicurato che gli eventuali straordinari non ancora versati entreranno immediatamente nella lista delle priorità. Gli attivisti di CLW hanno comunque denunciato lo scarso livello di formazione e training per i dipendenti cinesi.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il 6 set 2013
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