Cina, solo gaming online educativo

Cina, solo gaming online educativo

Troppi i giochi che violano i severi principi imposti dall'oligarchia pechinese. Per questo nasce l'online videogaming di stato. Un'occasione per educare le giovani menti
Troppi i giochi che violano i severi principi imposti dall'oligarchia pechinese. Per questo nasce l'online videogaming di stato. Un'occasione per educare le giovani menti


Pechino (Cina) – Sono quasi 14 milioni gli utenti cinesi che si dilettano in videogaming via internet. Un’attività che ora dovrà essere “guidata” da una speciale commissione affinché le operazioni videoludiche non sfuggano ai precetti educativi della nomenklatura cinese.

Stando a quanto riferito dagli organismi di stampa del Popolo, la “Commissione dei giochi online” è stata creata per dar vita ad un circolo videoludico del Popolo e ad un server del Popolo sul quale far girare i videogiochi adatti al Popolo. E solo quelli.

L’iniziativa non nasce per caso. Protesi in uno sforzo su ampia scala per fare di Internet una rete del Popolo, gli oligarchi pechinesi hanno infatti rilevato il proliferare di gaming che potrebbe danneggiare le giovani menti che vi si dedicano. Per questo la Commissione, secondo fonti governative, farà sì che vengano adottati solo “giochi salutari ai giovani, come parte di un lavoro teso a ripulire l’ambiente online dei giovani”.

Sarà quella Commissione a dover anche classificare i giochi, un po’ come avviene in molti altri paesi. Oltre alle classificazioni tradizionali per “violenza”, “pornografia” o “orrore”, i rating includeranno anche considerazioni sulle “implicazioni culturali” o la “moralità sociale”.

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Pubblicato il 4 ott 2004
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