Tariffe: ultimo miglio più corto

Tariffe: ultimo miglio più corto

Telecom Italia ha fornito all'Authority l'atteso listino di interconnessione che, pare, prevede diversi ribassi tariffari. Chiamate più care in orario non di punta ma ribassate in fascia alta
Telecom Italia ha fornito all'Authority l'atteso listino di interconnessione che, pare, prevede diversi ribassi tariffari. Chiamate più care in orario non di punta ma ribassate in fascia alta


Napoli – Telecom Italia ce l’ha fatta a consegnare all’ Authority per le TLC il listino di interconnessione che deve stabilire le tariffe che verranno praticate agli operatori concorrenti, interessati ad utilizzare le infrastrutture dell’ex monopolista. Tariffe destinate a ripercuotersi sull’utenza. Secondo il listino proposto da Telecom, aumenteranno i costi per le chiamate in fascia bassa e diminuiranno in orari di punta.

Nelle prossime ore Telecom Italia potrebbe rendere noti tutti i dettagli del listino, visto che l’Authority ha già detto di non essere tenuta a divulgarlo. Dalla compagnia telefonica fanno sapere che il listino prevede “consistenti ribassi”, in linea con le indicazioni dell’Autorità che chiede “tariffe europee”. “Le tariffe, dicono in Telecom, si posizionano al livello del terzo miglior prezzo praticato dagli operatori europei per i collegamenti nella fascia oraria più cara e risultano comunque migliori di quelli tedeschi e spagnoli”.

L’Autorità, a questo punto, dovrà valutare il listino, porvi le modifiche eventualmente ritenute necessarie e ratificarlo. Una volta che questo sarà avvenuto, la liberalizzazione dell’ultimo miglio, ovvero della gestione della linea che arriva in casa dell’utente, e la possibilità di transitare da Telecom ad altri operatori, saranno più vicini per tutti gli utenti.

Per quanto riguarda le tariffe, per il momento si sa, o meglio Telecom afferma, che le ore di punta saranno meno costose fino al 21 per cento, con riduzioni minori sulle altre tariffazioni. Lo “sconto medio” che Telecom intende garantire sull’interconnessione alle proprie reti per gli altri operatori si attesterebbe attorno al 13 per cento complessivamente.

In particolare, per le ore di punta, sulla lunga distanza la riduzione sarà del 21 per cento mentre si fermerà al 7 per cento per le chiamate che gli operatori concorrenti veicoleranno su reti Telecom nella “media distanza”. Del 10 per cento calerebbero invece in questa fascia oraria i prezzi delle chiamate istradate su rete urbana.

Nella fascia ridotta, invece, Telecom prevede un taglio del 12,5 per cento sulla lunga distanza ma un aumento del 3 per cento sulla media distanza e dello 0,8 per cento per le urbane.

Va detto che, una volta approvato, il nuovo listino avrà una efficacia retroattiva al primo gennaio di quest’anno, di fatto modificando le “carte in tavola” nei i rapporti tra Telecom e gli altri operatori.

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Pubblicato il
6 apr 2000
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