Decreto Pisanu, pronto il cestino?

Decreto Pisanu, pronto il cestino?

Un disegno di legge per abrogare l'art. 7 del testo che obbliga i gestori di pubblici esercizi a richiedere l'identificazione degli utenti per l'accesso al WiFi. Una proposta bipartisan, con il no di Telecom
Un disegno di legge per abrogare l'art. 7 del testo che obbliga i gestori di pubblici esercizi a richiedere l'identificazione degli utenti per l'accesso al WiFi. Una proposta bipartisan, con il no di Telecom

Roma – Si intitola abrogazione delle norme recanti limitazioni dell’accesso ad Internet . È un nuovo disegno di legge, una proposta bipartisan che dovrebbe portare all’annullamento del cosiddetto decreto Pisanu . Ovvero di quelle norme anti-terrorismo adottate ormai cinque anni fa, tra cui una controversa regolamentazione dell’accesso al WiFi in Italia.

Una proposta bipartisan , dunque. Sponsorizzata in primis dal responsabile delle Comunicazioni del Partito Democratico (PD) Paolo Gentiloni, insieme a Linda Lanzilotta – attualmente a capo del Dipartimento per la Pubblica Amministrazione – e all’onorevole Luca Barbareschi di Futuro e Libertà per l’Italia (FLI).

Obiettivo primario , l’abrogazione dell’articolo 7 del D.L. n. 144 del 2005 , poi convertito con legge n. 155 del 31 luglio 2005. In sostanza, quella norma che tuttora obbliga un gestore di pubblico esercizio a richiedere l’identificazione da parte dei suoi avventori per l’accesso alla Rete a mezzo WiFi. Dopo aver richiesto una specifica licenza al questore e prima di conservare in un apposito archivio i vari log relativi ai clienti/utenti. “Non esiste una norma come questa in tutto il mondo – ha dichiarato Lanzilotta – Abbiamo effettuato studi dai quali emerge che l’utilità effettiva di quanto previsto dall’articolo 7 è marginale”.

Utilità in termini di lotta al terrorismo. “L’identificazione di un terrorista può avvenire in una svariata serie di modi – ha proseguito Gentiloni – come l’utilizzo della linea telefonica, e non è certo affidandosi alla consegna del documento d’identità al fornitore del WiFi che si garantisce maggior sicurezza”.

Non dello stesso avviso l’AD di Telecom Italia Franco Bernabé: “Non credo che quella legge vada abolita. In molti altri paesi si sta andando nella direzione della fine dell’anonimato e dell’identificazione dell’utente: il decreto Pisanu serve a quello”.

C’è tuttavia chi ha fatto notare come una simile previsione sia attualmente in vigore solo in Italia, di fatto limitando lo sviluppo del WiFi nel Belpaese. Il decreto Pisanu è stato confermato di anno in anno a ridosso delle festività natalizie. Che questo sia l’ultimo panettone?

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
6 ott 2010
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