D'ora in poi non si naviga, si passeggia

D'ora in poi non si naviga, si passeggia

Lo promette Adobe con la sua versione del Web a tre dimensioni, che ritiene capace di smuovere le acque. Lo strumento di authoring per la creazione di mondi virtuali 3D lancia una sfida
Lo promette Adobe con la sua versione del Web a tre dimensioni, che ritiene capace di smuovere le acque. Lo strumento di authoring per la creazione di mondi virtuali 3D lancia una sfida


San Jose (USA) – Il Web 3D non è certo una novità: il protocollo VRML (Virtual Reality Modelling Language), ad esempio, è poco più giovane dell’HTML stesso, e sono molte le start-up che in questi ultimi anni hanno tentato di portare la terza dimensione su Internet.

Adobe ritiene che questo sia il momento giusto e, forte anche del suo notissimo marchio, prova anch’essa la via del Web poligonale con Atmosphere, il suo primo strumento di Web authoring 3D.

Adobe sostiene che, a differenza delle precedenti tecnologie per la creazione di mondi virtuali su Internet, Atmosphere non è solo un linguaggio ma un sistema completo che consente all’utente di “camminare” attraverso le pagine Web e interagire in tempo reale con mondi 3D dalle dimensioni virtualmente infinite.

Una delle caratteristiche della tecnologia di Adobe è infatti quella di consentire il caricamento in real-time solo della parte visibile del mondo 3D che si sta esplorando, evitando così le lunghe attese iniziali e consentendo l’interconnessione di risorse 3D che si trovano su altre pagine o addirittura altri server: è facile immaginare come questo possa dar modo alla creazione di spazi virtuali vastissimi ed in continua crescita.

“Oggi navigare un sito significa cliccare su un link all’interno di un documento e fare semplici ricerche”, ha detto Bruce Damer, autore del libro Avatars. “Nel prossimo futuro navigare su un sito significherà camminare attraverso stanze 3D, parlare con altri visitatori o commessi del sito, e vedere oggetti animati in tempo reale ed in uno scenario più rispondente alla realtà. Immaginate le implicazioni che tutto ciò potrà portare in campi come quello della collaborazione e della formazione. Assisteremo ad una completa trasformazione di quello che significa essere nel ciberspazio”.

Atmosphere utilizza come formato preferenziale il Viewpoint, ma è in grado di importare oggetti 3D creati con 3DStudio Max, Maya e Curious Labs.

Sul sito di Adobe è disponibile la prima beta pubblica del prodotto, liberamente scaricabile a questo indirizzo .

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Pubblicato il 27 mar 2001
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