Due braccia robotiche in una volta sola

Due braccia robotiche in una volta sola

La frontiera delle protesi si avvale del controllo neurale per il movimento di arti completamente meccanici. Sono almeno due i casi di sperimentazione di successo negli USA
La frontiera delle protesi si avvale del controllo neurale per il movimento di arti completamente meccanici. Sono almeno due i casi di sperimentazione di successo negli USA

Les Baugh è il primo uomo a farsi impiantare due braccia robotiche in una volta sola, un intervento che ha richiesto l’utilizzo di una procedura chirurgica particolare e che ora permette al paziente di controllare le braccia artificiali direttamente con gli impulsi del suo cervello.

Baugh ha perso gli arti superiori 40 anni fa a causa di un grave incidente a base di elettricità, e grazie all’ intervento degli esperti della Johns Hopkins University è riuscito a compiere operazioni “quotidiane” che gli erano state precluse per decenni.

Prima di montare le protesi, il paziente è stato operato per eseguire una “reinnervazione” di alcuni muscoli specifici, una procedura che prevede la riassegnazione dei nervi delle spalle un tempo deputati al movimento di braccia e mani, e che nel caso di Baugh ha permesso di controllare gli arti bionici direttamente con il cervello senza interventi terzi.

I risultati ottenuti dall’esperimento aprono la strada a nuova opportunità nel campo della robotica applicata alle protesi artificiali, spiegano i ricercatori, e anche sul fronte del controllo indiretto degli arti robotici gli avanzamenti non mancano. Dopo due anni di test , anche l’esperimento di controllo degli arti a distanza che coinvolge Jan Scheuermann si è concluso con ottimi risultati: la donna è arrivata al punto di poter vincere contro il fratello al gioco di sasso-carta-forbice.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
19 dic 2014
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