E-Gratis? Parte la guerra ai blocca-banner

E-Gratis? Parte la guerra ai blocca-banner

La inaugura un'azienda tedesca, che ai suoi visitatori dotati di software anti-spot chiede denaro
La inaugura un'azienda tedesca, che ai suoi visitatori dotati di software anti-spot chiede denaro


Web – Produrre un sito e i suoi contenuti in modo continuativo ha un costo, così come un costo lo hanno i server e la banda: per queste ragioni l’azienda tedesca MediaBEAM sostiene di avere il diritto di chiedere ai propri utenti di visualizzare tutti i banner che si trovano sulle pagine del sito.

MediaBEAM è così convinta delle sue ragioni da aver messo in piedi un software capace, a suo dire, di individuare i codicilli che consentono a certi utenti di impedire il caricamento dei banner pubblicitari sulle pagine del sito.

L’azienda sostiene che a tutti coloro che si presentano sulle sue pagine con software blocca-banner, il proprio programma propone due alternative prima di consentire l’accesso alle pagine: o vedere la pubblicità, disabilitando il proprio software anti-spot, oppure pagare.

Secondo il CEO dell’azienda, Frank Beckert, è necessario mandare un messaggio chiaro e forte agli utenti: “Le aziende internet sono in crisi. La soluzione è semplice”. Beckert afferma il diritto di MediaBEAM di impedire a chiunque non si adegui alle proprie condizioni l’accesso alle pagine del suo sito.

Il software sviluppato da MediaBEAM verrà commercializzato da questa settimana come “AdKEY” ma certo è presto per capire se potrà avere successo. Per due ragioni: la prima è che la percentuale degli utenti che utilizza questi sistemi di navigazione, quelli che impediscono il caricamento dei banner, è decisamente minoritaria; la seconda è che non tutti i siti potrebbero volersi porre con simili “diktat” nei confronti dei propri utenti.

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Pubblicato il
1 ott 2001
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