Echelon esiste, parola di BBC

Echelon esiste, parola di BBC

Un reporter della corporation britannica sarebbe riuscito a raccogliere la testimonianza di un operatore australiano coinvolto nel progetto di spionaggio mondiale
Un reporter della corporation britannica sarebbe riuscito a raccogliere la testimonianza di un operatore australiano coinvolto nel progetto di spionaggio mondiale


Londra – Echelon, il sistema pensato per intercettare messaggi e comunicazioni nel mondo, esiste: questa la notizia bomba che arriva dall’autorevole BBC che avrebbe raccolto una testimonianza chiarificatrice.

Stando ad un reporter della Broadcasting Corporation britannica, uno dei vertici dell’intelligence australiana, Bill Blick, avrebbe confermato che Echelon esiste e che l’agenzia di cui lui fa parte è uno dei componenti del progetto internazionale.

Da anni si parla di Echelon come di uno strumento in mano ad americani, canadesi, britannici e australiani ma da sempre Washington e Londra si sono sbracciati nel negare persino l’esistenza di un sistema del genere. Un sistema che viene ritenuto in grado di registrare pressoché qualsiasi forma di comunicazione che passi attraverso le infrastrutture di telecomunicazione mondiali.

Secondo Blick: “come è facile immaginare sono moltissime le comunicazioni radio che viaggiano nell’etere e le agenzie come la DSD (Defense Signals Directorate, ndr) raccolgono quelle comunicazioni nell’interesse della sicurezza nazionale”. Pare che le informazioni raccolte siano passate ad americani e inglesi “in certe circostanze”.

BBC si dice convinta che questa sia la prova dell’esistenza di Echelon. Notizia che ha evidentemente importantissime ripercussioni sul piano internazionale, dei rapporti tra i paesi, dei rapporti commerciali e della privacy degli individui. Che la questione sia “bollente” è evidente anche dal rilievo dato alla testimonianza di un ingegnere militare americano secondo cui tecnicamente Echelon è realizzabile.

Intanto si rinnova l’offensiva del parlamentare statunitense Bob Barr secondo cui c’è una “invasione della privacy del cittadino americano”. Iniziativa che arriva mesi dopo la vicenda legata al Parlamento Europeo, quando fu chiesto ufficialmente agli americani una conferma dell’esistenza di Echelon e fu risposto, altrettanto ufficialmente, che Echelon non esiste.

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Pubblicato il 4 nov 1999
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