Facebook si spoglia

Facebook si spoglia

Tolti gli indumenti più pesanti per una nuova veste più leggera. Ne beneficeranno gli utenti dalle connessioni più lente e tutti quelli che non hanno mai visto di buon occhio applicazioni e riquadri
Tolti gli indumenti più pesanti per una nuova veste più leggera. Ne beneficeranno gli utenti dalle connessioni più lente e tutti quelli che non hanno mai visto di buon occhio applicazioni e riquadri

Facebook si alleggerisce, togliendosi di dosso ingombranti accessori come applicazioni e riquadri particolari, per vestirsi in maniera più comoda e semplice. Il social network più diffuso al mondo ha deciso così di avviare la diffusione planetaria della sua versione Lite , specialmente indicata per quei paesi il cui traffico dati resta ancora bloccato all’interno di connessioni troppo lente .

L'homepage di Facebook Lite Un Facebook più leggero, dunque, che punta alla semplicità dei suoi servizi più importanti , come l’inserimento di fotografie, la firma sulle bacheche e la possibilità di postare video e partecipare agli eventi più disparati. Applicazioni terze e box speciali costringevano, invece, l’utente con connessioni meno performanti ad attendere tempi troppo lunghi e noiosi per il caricamento completo del suo profilo social .

Un problema che poteva costare alla popolarità del sito, alla luce di quanto hanno dichiarato i vertici aziendali: che il 30 per cento dei 250 milioni di utenti Facebook risiede all’interno degli Stati Uniti dove, nelle aree rurali, la banda è spesso stretta. Sono stati proprio gli iscritti a stelle e strisce ad osservare per primi i vari cambiamenti introdotti dalla versione Lite , insieme a quelli dell’India. L’obiettivo è comunque quello di estenderli a tutti entro il breve periodo, per rendere completa una metamorfosi che ha scatenato subito la curiosità di appassionati e professionisti del settore.

Alcuni hanno evidenziato una certa somiglianza con Twitter, una volta abbandonati i fronzoli più pesanti da caricare. Altri hanno, invece, esternato il proprio plauso nei confronti di una versione che non annoia ed è decisamente meno affollata, mettendola in particolare a confronto con quella full . Anche l’occhio più social , in effetti, vuole la sua parte.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il 11 set 2009
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