Firefox, browser nella realtà virtuale?

Firefox, browser nella realtà virtuale?

Mozilla si prepara a quello che suo dire è il futuro del Web, vale a dire la realtà mista (virtuale/aumentata) a base di caschetti dedicati. C'è già il browser, basato su Firefox, in attesa che gli utenti si convincano all'upgrade
Mozilla si prepara a quello che suo dire è il futuro del Web, vale a dire la realtà mista (virtuale/aumentata) a base di caschetti dedicati. C'è già il browser, basato su Firefox, in attesa che gli utenti si convincano all'upgrade

I caschi per le esperienze in realtà aumentata (AR) o realtà virtuale (VR) non hanno sin qui avuto quel successo che i (pochi) produttori e le grandi aziende speravano, ma questo ennesimo bagno di realtà non basta certo a convincere la subcultura dei digerati ad abbandonare il sogno delle interazioni virtuali nei videogiochi o sul Web.

Ha ad esempio deciso di andare oltre la realtà dello (scarso) successo commerciale della realtà mista (AR/VR) Mozilla, che è al contrario convinta della validità del cambio di paradigma al punto da avviare i lavori per un browser dedicato piuttosto in anticipo sui tempi.

Firefox Reality è infatti la nuova offerta (sperimentale) della corporation americana, un browser open source basato sullo stesso codice sorgente di Firefox ma che è stato espressamente pensato per la navigazione del Web attraverso caschetti AR/VR.

Con Firefox Reality Mozilla dice di voler continuare la stessa missione sin qui intrapresa sul Web “in due dimensioni”, vale a dire la promozione dell’accesso libero alla Rete telematica globale mettendo al centro l’utente e le sue esigenze.

Più in concreto, Firefox Reality al momento è poco più di un esperimento che ha come caratteristiche qualificanti la sua natura open source, il rispetto per la privacy – in un mondo virtuale in cui il concetto di privacy potrebbe essere completamente stravolto – e la velocità delle performance. Il browser è un progetto che guarda al futuro, un futuro dove Mozilla vuole tornare a essere protagonista nonostante il predominio schiacciante di Chrome su tutti i dispositivi connessi oggi in commercio.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 13 apr 2018
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