Flash, Gordon lo fa in JavaScript

Flash, Gordon lo fa in JavaScript

Un nuovo progetto open source ambisce a riconvertire la Flash-dipendenza del web a standard universali. In tempo reale, con parecchie limitazioni e il necessario supporto da parte di coder e webmaster
Un nuovo progetto open source ambisce a riconvertire la Flash-dipendenza del web a standard universali. In tempo reale, con parecchie limitazioni e il necessario supporto da parte di coder e webmaster

Se il supporto di Adobe Flash per iPhone ancora latita, un programmatore decide di procedere per conto proprio per mezzo di un “hack” di riconversione del codice proprietario dei file SWF. Il programmatore si chiama Tobias Schneider e il progetto Gordon : progetto dagli obbiettivi ambiziosi , ma che deve scontrarsi con limitazioni non proprio secondarie. Oltre che con l’attività di coding di Adobe stessa.

Gordon non è ancora un “Flash killer”, ma prova ad attaccare lo standard di fatto dei contenuti interattivi su web dall’interno: il listato in JavaScript “interpreta” i file.swf convertendoli nel formato vettoriale SVG che, al contrario di Flash, è uno standard aperto basato su XML sviluppato e adottato dal W3C sin dal lontano 1999.

Flash Gordon è al momento compatibile con Firefox, Chrome e Safari, fatto quest’ultimo che lo rende compatibile anche con iPhone dove Adobe Flash si fa ancora desiderare inficiando pesantemente l’esperienza web degli utenti del melafonino. Oltre a voler liberare Internet dalla dipendenza da Adobe, insomma, Gordon diviene incidentalmente un grimaldello utile a rendere iPhone un dispositivo ancora più adatto alla navigazione e più in generale alla fruizione della rete sullo smartphone di Cupertino.

Fatto ancora più rilevante: con una versione di Flash su iPhone i coder di appliance non avrebbero in teoria l’obbligo di dover passare per le Forche Caudine dell’approvazione di Apple, e potrebbero sviluppare liberamente facendo affidamento solo sul browser Safari. Passando dalla teoria alla pratica, com’è ovvio, le cose si fanno molto più complicate di quanto sembrerebbe.

Al momento Gordon è in uno stadio che sarebbe un eufemismo definire embrionale, visto che il numero di caratteristiche Flash supportate lo rendono al massimo compatibile con i file.swf codificati nella versione 1.0 del player di Adobe uscita nel lontano 1996 (siamo ora alla versione 10 e passa). Altra importante limitazione è la necessità che chi scrive le pagine web implementi le poche righe di codice utili ad attuare la riconversione in SVG, anche se la licenza open con cui Gordon viene distribuito ne favorisce l’adozione in tal senso .

Il “nemico” diretto di Flash Gordon su iPhone è comunque Adobe stessa, che dopo 3 anni di dinieghi da parte di Apple ha deciso di seguire una strada secondaria per portare il player sul melafonino. A partire dalla prossima versione, il software Creative Studio Flash permetterà infatti di convertire le appliance flash in vere e proprie app per melafonino, aprendo la strada allo sbarco in massa (abuso di CPU e batteria permettendo) di una nuova ondata giochi e utilità sulla piattaforma mobile. Adobe sembra essersi preparata a dovere per l’occasione, visto che Flash 10.1 includerà anche il supporto alle funzionalità multi-touch su PC come su tablet, portatili e dispositivi MID.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 15 gen 2010
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