Londra – Una condanna in apparenza mite quella comminata a Bilal Khan, 23 enne cittadino britannico sulle cui tracce si sono mossi per lunghi mesi i cybercop londinesi con l’assistenza tecnica di Business Software Alliance. Il giovane è stato arrestato e condannato per aver venduto software contraffatto e ottenuto ricche prebende truffando gli utenti di siti d’aste come eBay .
La condanna costringerà Khan nelle galere britanniche per un intero anno, ma il ragazzo dovrà anche ripagare 15mila sterline di danni.
Le attività di Khan, che ha confessato i suoi crimini e patteggiato la pena, erano iniziate con la vendita di software pirata attraverso i siti d’aste, in particolare programmi Microsoft, Adobe e Macromedia. Oltre a questo, Khan spesso e volentieri era riuscito a farsi mandare i soldi dell’acquisto dei propri software dai clienti dei siti d’aste senza poi inviare loro i programmi richiesti. Il tutto gli procurava, secondo gli investigatori, almeno 4.500 sterline al mese.
Per ben 95 volte Khan ha cambiato account di accesso ai siti d’aste, talvolta sfruttando persino i dati personali di chi in alcune occasioni lo avrebbe voluto portare dinanzi al giudice di pace per aver inviato i denari e non aver ottenuto in cambio alcun software. Ma i suoi veri guai sono cominciati quando ad eBay è giunta la segnalazione di un utente che aveva ricevuto una copia pirata di un programma pagato 50 o 60 dollari. Da lì, infatti, si sono avviate le indagini e iniziate a raccogliere le prove della sua attività.
Dopo mesi di indagine, e dopo una fuga del giovane in Pakistan, al rientro di Khan nel Regno Unito la polizia lo ha arrestato. Nella sua abitazione sono stati sequestrati computer, CD vuoti e CD con software pirata.