Gli stipendi dei consulenti IT

Gli stipendi dei consulenti IT

Lo sfogo di un lettore, consulente del settore, alle prese con i sistemi di recruiting online e la difficoltà di vedere riconosciuto il proprio lavoro per quel che vale
Lo sfogo di un lettore, consulente del settore, alle prese con i sistemi di recruiting online e la difficoltà di vedere riconosciuto il proprio lavoro per quel che vale


Roma – Salve, sono uno dei tanti consulenti informatici che operano nel settore da molti anni. Mi sto rendendo conto, come molti altri dei miei colleghi, che oggi il settore sta diventando sempre più una giungla fatta di nuovi predoni e nuove vittime.

Stanco della situazione, ho deciso di scrivere a PI per denunciare uno scandalo perpetrato dalle aziendine IT, che riempiono di annunci portali alla ricerca di personale.

E’ vergognoso. Richieste di personale con esperienza pluriennale in qualche campo(Database, Unix, SAP, Java) e contratti assolutamente ridicoli, quando va bene, pensando che uno si puo’ accontentare leggendo:”presso prestigioso cliente”. Di prestigioso giusto quello ti rimane.

Sai che mi importa del prestigioso cliente quando ti trovi a fine mese con un misero stipendio da fattorino? Io col prestigio altrui non ci mangio e al macellaio o al droghiere, non posso mica dirgli: “non pago ma accontentati che lavoro con un prestigioso cliente”.

Si finisce per essere sballottato tra una aziendina ed un’altra, sempre peggio e sempre più sfruttato. Eh sì, perchè si rischia di finire dentro un database per essere rivenduti a qualcun’altro, in un ciclo infinito di passaggi per poi ritrovarsi a guadagnare un quindicesimo di quello che effettivamente l’aziendina guadagna sul tuo lavoro e solo sul tuo lavoro, perchè solo su di te puoi contare, senza avere mai un vero aiuto.

Seppellito dal cliente senza speranza di un minimo di aggiornamento.
Si richiede massima professionalità da parte del nuovo peones, il consulente IT, colui che non ha nessun diritto, solo quello di girovagare, saltando tra un contratto ed un altro, tra una aziendina e un’altra, senza alcun rispetto per la persona o almeno per i soldi che fa entrare tale consulente nelle tasche di queste sedicenti aziende IT.

Una mattina ti ritrovi in mezzo ad una strada, senza sapere nè perchè e nè per come, ricominciando a farti affittare senza spese e responsabilità per queste neo-strutture di reclutamento di personale, incollandoti poi tutte le spese.

Se ti fai male per motivi di lavoro, stai a casa e non vedi un euro, chiedi un permesso e non ti pagano e le ferie non esistono mai. Assunzioni a tempo determinato (almeno) o a tempo indeterminato sono tabù. Le scuse? Sempre le solite.

Trattano noi consulenti come carne da macello, pretendendo super professionisti con un costo minore di uno stagista alle prime armi. La pensione poi… una chimera,una pia illusione. Cosa puoi aver messo via in 30 anni di spicci di ritenute d’acconto?

Basta io sono stanco.
Spero qualcuno condivida questo mio gridar nel deserto.

Consulente IT (1966)

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Pubblicato il 15 set 2004
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