Gmail, rotta fuori dalla rete

Gmail, rotta fuori dalla rete

Rumors parlano dello sviluppo di un softwarillo per usare Gmail quando non si è connessi, capace di sincronizzarsi con la webmail di Google quando si torna online. I tempi sono maturi?
Rumors parlano dello sviluppo di un softwarillo per usare Gmail quando non si è connessi, capace di sincronizzarsi con la webmail di Google quando si torna online. I tempi sono maturi?

Indiscrezioni, rumors, voci: si rincorre la “notizia” dell’imminente sbarco di un client offline per Gmail, di un softwarino che potrebbe andare a infastidire, per certi aspetti, anche i più blasonati client email. Google lo avrebbe in cantiere ormai da mesi, fin dal lancio di Google Gears , ma ancora in queste ore nega: chi sembra certo del suo arrivo è l’ Hindustan Times , che dedica un lungo articolo alla questione ripreso persino da TechCrunch .

Gli ingredienti ci sarebbero tutti: Google Gears è pensato per consentire la realizzazione di applicazioni online; Gmail, anche se non ha raggiunto ancora il numero di utenti di un servizio concorrente come Hotmail, è un servizio web utilizzato da milioni di persone in tutto il Mondo; i tempi sono maturi viste le difficoltà di molti prodotti di settore di concorrere con quelli di Microsoft, che ancora dominano ambienti domestici e aziendali.

Semplice il funzionamento del giochino, del tutto simile a quello di altri servizi disponibili in rete nonché per certi aspetti a quello di software pioneristici usati un po’ da tutti “ai tempi delle BBS”: un client scaricabile, col quale leggere comodamente offline un certo quantitativo di posta, ad esempio i messaggi non letti, o rispondere agli stessi con proprio comodo, sapendo che le risposte partono al successivo collegamento ad Internet.

Un servizio del genere, evidentemente, potrebbe attirare gli utenti di Gmail che non godono di connessione permanente, o che sono in mobilità, a partire ad esempio da chi sfrutta la webmail dal cellulare. Uno strumento di accesso e utilizzo in più, che non richieda altro se non l’uso di un browser. Un plug-in che potrebbe essere anche figlio della spinta che, all’interno della comunità AJAX, tecnologia ampiemente utilizzata da Google, si sta dando proprio agli applicativi offline.

Tutto questo, naturalmente, concorre a creare il profilo di quello che da più parti viene definito Google Office , un gruppo di applicazioni sempre più ampio con cui BigG possa sempre più pensare di sfidare anche offline il dominio di Microsoft Office.

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Pubblicato il
17 set 2007
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