Google Chrome 4.0 punta sulle estensioni

Google Chrome 4.0 punta sulle estensioni

Google ha rilasciato la prima versione stabile di Chrome 4.0 per Windows, un browser che offre ai propri utenti le tanto attese estensioni e la sincronizzazione online dei segnalibri
Google ha rilasciato la prima versione stabile di Chrome 4.0 per Windows, un browser che offre ai propri utenti le tanto attese estensioni e la sincronizzazione online dei segnalibri

Google ha elevato Chrome 4.0.2xx dallo stato di beta a quello di software stabile, servendo così al grande pubblico pietanze a lungo attese come il supporto alle estensioni e la sincronizzazione online dei segnalibri.

La caratteristica senza dubbio più importante di Chrome 4.0 è il sistema delle estensioni, una tecnologia che dopo quasi un anno di test ha finalmente fatto il suo debutto pubblico, accompagnata da una galleria di oltre 1500 add-on: una quantità non comparabile a quella oggi disponibile per Firefox, ma Google prevede che da qui in avanti il numero di add-on per Chrome crescerà a ritmi molto sostenuti.

Tra le estensioni più popolari il sito di BigG elenca Google Calendar e Google Mail Checker, Evernote Web Clipper, IE Tab, AdBlock, Docs PDF/PowerPoint Viewer e Cooliris. Non sorprende che molti degli add-on attualmente disponibili per Chrome si limitino ad “agganciare” al browser servizi forniti dalla stessa società di Mountain View.

C’è chi afferma che le estensioni sono l’elemento che rende finalmente Chrome un diretto rivale di Firefox, e che più d’ogni altro potrebbe convincere certi utenti di Mozilla a migrare verso il più giovane browser. Ma la maggior parte degli osservatori è concorde nel dire che, almeno nel medio periodo, la stragrande maggioranza degli utenti di Firefox resterà fedele al proprio browser: se è vero che Chrome è mediamente più veloce di Firefox, soprattutto nell’esecuzione di codice JavaScript, è altrettanto vero che quest’ultimo vanta una maturità maggiore, uno sconfinato bacino di estensioni e un grande calderone di idee e progetti come Mozilla Labs .

Come molti dei componenti di Chrome, anche le estensioni girano in un processo indipendente, con tutti i benefici che la cosa porta con sé in termini di stabilità (se un’estensione va in crash non si porta dietro il browser), di sicurezza (se il sistema delle estensioni viene compromesso, per un cracker sarà più difficile prendere il controllo dell’intero browser) e di ottimizzazione delle risorse (la memoria RAM può essere gestita in modo più dinamico ed efficiente).

Va sottolineato che, al contrario di quanto avviene in Firefox, le estensioni di Chrome possono essere installate senza la necessità di riavviare il browser. Similmente al software di Mozilla, le estensioni possono essere configurate, disinstallate o disattivate dal menù Strumenti -> Estensioni .

Google ha attivato il supporto alle estensioni anche nelle più recenti beta di Chrome per Linux, e afferma che questa funzionalità sarà presto disponibile nelle versioni per Mac OS X.

L’altra novità più rilevante di Google 4.0 è data dalla funzione di sincronizzazione dei bookmark via Internet, che permette di avere gli stessi segnalibri su tutti i PC in cui si utilizza Chrome: la sincronizzazione dei bookmark, dice Google, avviene quasi in tempo reale. Questa funzione è simile a quella offerta da Mozilla attraverso l’estensione Weave , con la differenza che quest’ultima è in grado di sincronizzare molti altri elementi, quali la cronologia, le tab aperte, le password e le impostazioni del browser.

Per gli sviluppatori le novità di Chrome 4.0 sono principalmente rappresentate dall’aggiunta di alcune nuove API HTML5 , incluse LocalStorage, Web SQL Database e WebSockets.

Nel Google Chrome Blog si cita inoltre un incremento di performance del 42% rispetto all’ultima release stabile (la 3.0) e del 400% rispetto alla versione 1.0.

L’ultima versione stabile di Google Chrome, la 4.0.249.78, può essere scaricata da qui in italiano. Chi già dispone di una precedente versione del browser deve solo attendere che questo si aggiorni automaticamente.

Alessandro Del Rosso

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
26 gen 2010
Link copiato negli appunti