Google: ottimizzate ma non troppo

Google: ottimizzate ma non troppo

Il colosso di Mountain View livellerà i risultati delle ricerche. Nuovi algoritmi e punizioni più severe per chi esagera con la sovraottimizzazione
Il colosso di Mountain View livellerà i risultati delle ricerche. Nuovi algoritmi e punizioni più severe per chi esagera con la sovraottimizzazione

Matt Cutts, attivo nella divisione dedicata alla qualità del search in Google, rivela che verranno prese misure ancora più drastiche per i siti furbetti beccati ad esagerare con titoli, link e parole chiave, pur di scalare la rilevanza del noto motore di ricerca. I SEO sono avvertiti.

Anche se si parla da anni di OOP (Over Optimization Penalty) realtà e leggende urbane si fondono insieme: Google esclude veramente i siti web “troppo” ottimizzati dalle primissime posizioni dei suoi risultati? La nuova dichiarazione di Cutts riporta in auge l’argomento, senza però specificare quale tipo di penalità verrà applicata per i trasgressori.

Lo scopo ultimo è comunque quello di rendere la rilevanza più adattabile, per livellare un minimo il terreno di gioco. In altre parole, Google non sta soltanto bacchettando gli esperti di ottimizzazione che passano il limite ma sta anche tendendo una mano ai siti che puntano tutto sui contenuti, senza particolari conoscenze in ambito di Search Engine Marketing.

Il colosso di Mountain View conta di cominciare ad utilizzare questo nuovo metodo di lavoro nelle prossime settimane. I siti web che utilizzano il ranking di Google come principale fonte di traffico e lottano con ogni mezzo per arrivare in cima alla classifica dovranno sicuramente prestare attenzione al cambiamento di policy.

Roberto Pulito

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Pubblicato il 20 mar 2012
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