HP registra un battito del cuore

HP registra un battito del cuore

I ricercatori del colosso statunitense hanno messo a punto un sensore di movimento dalle qualità senza precedenti. Verrà applicato negli studi sul pianeta, ma non si escludono implementazioni molto più profane e consumer
I ricercatori del colosso statunitense hanno messo a punto un sensore di movimento dalle qualità senza precedenti. Verrà applicato negli studi sul pianeta, ma non si escludono implementazioni molto più profane e consumer

Roma – Se l’accelerometro integrato nel Melafonino è preciso e reattivo, il sensore di accelerazione che hanno sviluppato nei labs di HP promette misurazioni 1.000 volte più sensibili di quelle che oggi caratterizzano un prodotto consumer come iPhone.

Il nuovo accelerometro è talmente sensibile da poter registrare un battito del cuore, o il cambiamento di posizione in uno spazio esteso meno di un miliardesimo della larghezza di un capello umano. Il merito di questa sensibilità senza precedenti va al design del microchip che risiede al cuore del sistema, un pezzo di silicio di 5 mm quadrati composto da tre diversi strati.

Una parte dello strato centrale è “sospesa” tra i due strati esterni per mezzo di piste di silicio flessibili, e quando c’è un movimento (per quanto microscopico possa essere) il centro del processore tende a spostarsi in ritardo rispetto alle parti esterne. Grazie a questa inerzia il microchip è in ultima istanza in grado di calcolare con estrema precisione la velocità, la direzione e la distanza del movimento registrato .

Il super-accelerometro è il primo risultato pratico del programma Central Nervous System for the Earth (CeNSE), un progetto eco-tecnologico per mezzo del quale HP intende realizzare un network esteso a livello globale con cui poter raccogliere ogni genere di misurazione sulle dinamiche profonde (in tutti i sensi) del pianeta Terra.

Ambientalismo hi-tech a parte, il test sul campo del super-accelerometro CeNSE HP lo condurrà in collaborazione con Shell: il colosso petrolifero e quello informatico realizzeranno un “sistema sensoriale wireless” che registrerà dati sismici ad alta risoluzione provenienti dalle profondità della terra. L’obiettivo è scovare eventuali “fonti di energia alternative esistenti” o, più prosaicamente, aumentare la precisione nell’individuazione di nuovi giacimenti petroliferi . L’impatto ambientale delle trivellazioni si riduce, e l’olio nero continua a fluire copioso nel motore dell’economia.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
18 feb 2010
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