I dolori del giovane Windows RT

I dolori del giovane Windows RT

Gli addetti ai lavori danno per scontato un taglio al costo della versione ARM dell'OS Microsoft. Per tentare di recuperare terreno nei confronti di Android e iOS
Gli addetti ai lavori danno per scontato un taglio al costo della versione ARM dell'OS Microsoft. Per tentare di recuperare terreno nei confronti di Android e iOS

Bloomberg la dà per cosa fatta : Microsoft si è presentata ai suoi partner al Computex di Taipei con in mano una carta importante da giocare per rilanciare le fortune di Windows RT. Un taglio al prezzo pagato per l’installazione del sistema operativo sui (fin qui pochi) dispositivi ARM in circolazione, in maniera tale da rendere possibile un prezzo più competitivo sul mercato per questi apparecchi. Che fino a oggi, Surface compreso , non hanno spopolato tra OEM e pubblico.

Non più di qualche giorno fa Redmond stessa ha lanciato una campagna promozionale regalando una tastiera assieme al proprio tablet che monta Windows RT, così da rendere più accattivante l’offerta per i potenziali acquirenti. Ma il prezzo che sfiora i 500 euro pone lo stesso Surface RT, che non gode della stessa dotazione software di Windows 8 in versione x86 e dei concorrenti più economici che montano Android, in una posizione tale da non essere molto appetibile.

In ogni caso, se Microsoft vuole come sembra continuare a perseguire il successo nel comparto tablet occorreranno novità significative per Windows RT e il suo ecosistema: le app Metro Modern di servizi e software mainstream si contano sulla dita di una mano, e il diffondersi di tablet con processori Atom che montano Windows 8 metterà a dura prova la sopravvivenza del suo gemello progettato per girare su ARM. Big M, dal canto suo, non intende probabilmente fossilizzarsi su questa posizione: i bene informati dicono che una ristrutturazione sarebbe imminente , con una nuova Microsoft divisa in quattro tronconi. Uno di questi, affidato a Don Mattrick, dovrebbe occuparsi proprio di tutti i device hardware prodotti a Redmond: a partire da Xbox, certo, ma senza trascurare Surface.

D’altronde una ristrutturazione pare inevitabile, visto che in queste ore anche il CIO Tony Scott ha reso nota la sua intenzione di abbandonare Microsoft. Al momento Scott non ha chiarito quale sarà la sua prossima destinazione. ( L.A. )

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Pubblicato il
5 giu 2013
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