Il Congresso rifiuta la firma digitale

Il Congresso rifiuta la firma digitale

La legge che avrebbe introdotto negli Stati Uniti un quadro certo per la firma digitale è stata fermata. Si citano problemi di tutela degli utenti
La legge che avrebbe introdotto negli Stati Uniti un quadro certo per la firma digitale è stata fermata. Si citano problemi di tutela degli utenti


Washington (USA) – Alcuni stati americani si sono mossi da tempo ma a livello federale sembra proprio che gli Stati Uniti non riescano a trovare un’intesa comune sulla firma digitale, ritenuta essenziale per lo sviluppo del commercio elettronico e dei servizi di e-banking.

La Camera statunitense non ha infatti raggiunto il quorum necessario all’approvazione della legge e tutto fa pensare che ci vorranno diversi mesi prima che possa essere ripresentato un progetto del genere. I problemi, di cui si sono fatti portavoce la Casa Bianca e molti esponenti democratici, sembrano legati alla percezione che con i nuovi sistemi i consumatori e gli utenti sarebbero meno tutelati.

In particolare è stato evidenziato che banche e istituti finanziari potrebbero essere sollevati dagli obblighi di notifica nei confronti dei propri clienti, notifiche che oggi avvengono per posta tradizionale e che sono considerate essenziali. In altre parole, dicono i Democratici che sostengono il principio del provvedimento, la proposta va riscritta. Dalla Casa Bianca è arrivato uno statement: “la proposta va ben oltre quanto è necessario fare per agevolare il commercio elettronico e priva i consumatori di importanti protezioni senza alcuna giustificazione”.

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Pubblicato il
3 nov 1999
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