Il mercato nero dei blocca-cellulari

Il mercato nero dei blocca-cellulari

In molti paesi è un reato bloccare le frequenze degli operatori di telefonia mobile. Ma in questi paesi e in tanti altri si vanno diffondendo i jammers, apparecchi studiati per impedire che in certi luoghi i telefonini funzionino
In molti paesi è un reato bloccare le frequenze degli operatori di telefonia mobile. Ma in questi paesi e in tanti altri si vanno diffondendo i jammers, apparecchi studiati per impedire che in certi luoghi i telefonini funzionino


Washington (USA) – Rischia di scoppiare un certo scandalicchio nella capitale americana dopo un rapporto della MSNBC secondo cui il governo americano, pur vietando gli apparecchi che bloccano le frequenze usate dai cellulari, di fatto acquista e utilizza questi device. Ma il mercato nero dei “jammers” sarebbe decisamente ampio, nonostante il divieto diffuso quasi dappertutto nel mondo occidentale all’utilizzo di questi sistemi.

Secondo la testata statunitense, tra i maggiori produttori e distributori nel mondo di questi apparecchi c’è l’israeliana NetLine Communications che avrebbe nel mondo alcune migliaia di clienti per il suo C-Guard. Tra questi anche il governo statunitense, sebbene NetLine si rifiuti di entrare nel dettaglio o di fornire liste di clienti.

C-Guard è un sistema che invia un segnale a bassa potenza sui sistemi di controllo dei canali dei cellulari, di fatto impedendo la connessione del telefonino alla rete. Dunque nelle aree in cui C-Guard è attivo non sono utilizzabili i telefonini. Oltretutto, C-Guard funziona pressoché con qualsiasi sistema di telefonia mobile, compreso CDMA, TDMA e GSM, e dunque può bloccare qualsiasi telefonino.

Caratteristiche che pongono il device, che pure non è l’unico nel suo genere disponibile anche via Internet, in una posizione di conflitto con le leggi vigenti in molti paesi. Tanto che un membro della Commissione federale americana sulle comunicazioni, che ha voluto restare anonimo, ha affermato di non essere a conoscenza dell’utilizzo dei jammers da parte di alcuna istituzione statunitense.


Di interesse c’è anche il fatto che C-Guard, come gli altri sistemi di cui si può trovare facilmente traccia costa relativamente poco: mille dollari per la versione “piccoli spazi” e cinquemila per quella “ampi spazi”.

Ciò che colpisce di altri strumenti, come quello messo in vendita dalla Special Electronics Security Products , è la “flessibilità” e duttilità con cui vengono realizzati. Ce anche una versione di jammer per automobile: un piccolo apparecchio che si attiva agganciandolo all’accendisigari. Il nome è tutto un programma: “Paralizzatore di telefoni cellulari”. Attrattiva irresistibile per coloro, e non sono pochi, che si irritano per gli squilli in luoghi e tempi inopportuni.

Per NetLine la possibilità di operare è data dal fatto che, in certe condizioni, in Israele i jammers possono essere utilizzati e si ritiene, sebbene la legge sia piuttosto vaga, che sia lecito schermare le proprie abitazioni o uffici così come è lecito installare porte blindate antifurto…

Va detto comunque che il jamming dei telefonini sta acquisendo una certa “visibilità” sul piano internazionale. Di recente le autorità di Hong Kong hanno dichiarato che a breve verranno decise le modalità per impedire l’uso del cellulare in una quantità di posti pubblici, a cominciare proprio dai cinema. Ma saranno comprese anche biblioteche e camere operatorie…

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Pubblicato il 23 mar 2001
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