Il primo supercomputer al rame

Il primo supercomputer al rame

I suoi processori sono costruiti con le interconnessioni al rame e, secondo il colosso americano IBM, per un supercomputer questa è una prima assoluta
I suoi processori sono costruiti con le interconnessioni al rame e, secondo il colosso americano IBM, per un supercomputer questa è una prima assoluta


Armonk (USA) – Nelle prossime ore IBM dovrebbe annunciare un nuovo supercomputer la cui potenza è essenzialmente dovuta all’impiego di processori realizzati con le nuove inerconnessioni al rame. Stando ai tecnici della IBM, l’utilizzo dei copper chip è una prima assoluta per un supercomputer.

Anche il nuovo prodottissimo di IBM fa parte della famiglia RS/6000, l’SP, ed è destinato ai mercati di nicchia, in particolare quello della ricerca scientifica. La sfida, secondo IBM, è però quella di esplorare anche nuovi ambiti di attività: “a nostro parere l’offerta è ben posizionata per applicazioni commerciali come strutturazione server, server Web, applicazioni ERP. Gli utenti possono utilizzare un sistema come il nostro S80 per gestire un database e poi usare uno di questi RS/6000 SP come server applicativo”.

Il “cuore” del nuovo mostro elettronico di IBM è un processore 64 bit a 375 MHz, il Power3-II, un chip realizzato con interconnessioni al rame. Secondo IBM in un chip così, grande quanto l’unghia di un pollice, trovano posto diverse centinaia di metri di “copper wiring”. E questo sarebbe alla base di una performance che i tecnici del gigante americano ritengono sia straordinaria.

Una versione del nuovo RS/6000 SP sarà annunciata in queste ore a San Diego, un sistema capace di sostenere fino a 144 nodi e 1.152 processori. Una macchina che, stando ad IBM, non ha paragoni nella comunità accademica americana. Intanto l’azienda fa sapere, a latere, che negli scorsi giorni ha realizzato il processore in rame numero 2 milioni.


A New York i responsabili IBM hanno anche accennato alle nuove strategie dell’azienda per quanto riguarda il personal computing. In particolare pare che l’azienda sia sul punto di varare tre nuove linee di prodotto: desktop con accesso ad internet veloce; un macchina “all in one” che unisce monitor e case del PC; PC più piccoli che “superano” il concetto di desktop e si avvicinano ai sistemi leggeri o leggerissimi.

L’idea centrale è quella di puntare tutto sull’accesso alla rete, dove i device vengono utilizzati prima di ogni altra cosa come strumenti internet e solo in secondo luogo come sistemi “stand alone”. “Entro la fine del mese, hanno detto gli uomini IBM, avremo una nuova serie di desktop, una nuova serie di info appliance e una nuova serie di computer leggeri di connessione”.

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Pubblicato il
9 feb 2000
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