Garantire al consumatore la bontà e la autenticità di quello che mangia. Senza sorprese spiacevoli sulla provenienza del cibo. È quanto si propone di fare il Consorzio San Daniele , l’ente che riunisce i produttori del salume a marchio DOP di origine friulana : per riuscirci punta sulla tecnologia, con l’introduzione dei tag RFID nella filiera di produzione.
Il progetto è nato nel 2005, e ha iniziato le sperimentazioni nel 2006 in due fabbriche del Consorzio. Nel corso dell’anno successivo i tecnici hanno attentamente vagliato i dati raccolti, e dimostrato l’efficacia del sistema. Con l’utilizzo di tag ISO 15693 operanti a 13,56 megahertz è possibile tenere traccia del prodotto lungo l’intero iter di produzione : ciò garantisce al produttore la completa osservanza delle regole di lavorazione, e permette al consumatore di avere maggiore fiducia nel marchio.
Gli RFID, infatti, si sarebbero dimostrati un valido strumento per prevenire la contraffazione . Ora, tuttavia, si pensa già di estendere il loro impiego all’analisi dei flussi produttivi, al fine di ottimizzare il processo di lavorazione e migliorare la qualità complessiva degli stabilimenti.
All’interno del tag applicato sul prosciutto è contenuto unicamente un numero di identificazione (ID): a quest’ultimo viene associata una scheda biografica completa del prodotto, che contiene anche le informazioni sul suino da cui proviene . Data di nascita, alimentazione seguita, e tutto quanto può essere utile per dimostrare la bontà dell’affettato. ( L.A. )
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