Il suo primo sito, www.borat.kz, è stato censurato dal governo del Kazakistan, ma ora Sacha Baron Cohen, più noto come “Ali G”, si sta prendendo la rivincita: il nuovo spazio web messo in piedi per promuovere il film “Borat” – una pellicola a metà tra satira e demenzialità comica – sta ricevendo un numero inatteso di visite.
Ad affermarlo è Reuters : riporta come il servizio di monitoraggio del traffico web russo Mail.ru , segnali un raddoppio dei contatti al sito nella settimana che coincide con il lancio del film.
Il nuovo sito ufficiale del film , oltre a mostrare un trailer, si presenta come il sito del Ministero dell’Informazione kazako, la cui vera URL è invece inform.kz/ . Perdipiù è condito da “foto ufficiali” del Ministero, in cui lo stesso Borat, protagonista del film, è in primo piano. Tutto questo non piace alle autorità kazake che hanno comunque deciso di far buon viso a cattivo gioco dichiarando di sperare che il film attiri l’attenzione internazionale sul paese. A quanto pare però le sale cinematografiche locali non trasmetteranno l’ultima fatica di Sacha Baron Cohen.
Qui sotto il trailer italiano del film disponibile su YouTube: