Intercettazioni, semaforo giallo per Eutelia

Intercettazioni, semaforo giallo per Eutelia

Secondo il Garante della privacy l'operatore non avrebbe adottato misure di sicurezza sufficienti per garantire le comunicazioni con gli uffici giudiziari in relazione ad attività di intercettazioni autorizzate
Secondo il Garante della privacy l'operatore non avrebbe adottato misure di sicurezza sufficienti per garantire le comunicazioni con gli uffici giudiziari in relazione ad attività di intercettazioni autorizzate

Il Garante per la privacy ha comunicato venerdì scorso di aver disposto, nei confronti di Eutelia , il blocco della trasmissione dei dati personali – da e verso gli uffici giudiziari – relativa ad attività di intercettazione effettuate per conto della magistratura.

“La società telefonica – spiega l’Ufficio del Garante – non è risultata in regola con le misure richieste dall’Autorità ai gestori telefonici per poter comunicare con adeguata sicurezza i dati personali relativi alle intercettazioni effettuate su mandato della magistratura”.

Nel dicembre 2005, infatti, il Garante aveva emanato un provvedimento che dava 180 giorni di tempo ai gestori telefonici affinché si adeguassero a rigorose misure a protezione dei dati trattati. Successivamente aveva concesso ulteriori novanta giorni per consentire l’ultimazione dell’adeguamento alle prescrizioni senza pregiudicare le attività di intercettazione in corso. Ai provvedimenti, il Garante aveva fatto seguire un’ inchiesta , condotta sulle telco, proprio per verificare eventuali violazioni.

“Eutelia – riporta un comunicato dell’Authority – non risulta aver adottato alcune delle misure prescritte dal Garante. In particolare, non ha approntato sistemi di posta elettronica certificata (PEC) o altri sistemi sicuri di comunicazione, mantenendo la prassi di ricevere richieste e inviare i dati tramite fax, modalità non ritenute più conformi agli standard di sicurezza più elevati richiesti per i flussi informativi con l’autorità giudiziaria”. In pratica, le informazioni che l’operatore doveva scambiare con l’autorità giudiziaria in merito alle intercettazioni, venivano trasmesse con strumenti di comunicazione ordinari. E a loro volta intercettabili, magari in modo illegale, da altri soggetti.

Come conseguenza dell’ultima disposizione, Eutelia non potrà più ricevere o comunicare via fax i dati anche di traffico relativi alle intercettazioni effettuate o da effettuare per conto della magistratura, né potrà comunicare informazioni in merito via email “finché non si doterà, per questi sistemi di comunicazione elettronica, di modalità più sicure, ferma restando la possibile ricezione e consegna manuale dei documenti”.

D.B.

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Pubblicato il
19 feb 2007
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