Italia motore di e-learning

Italia motore di e-learning

Nel nostro paese questo mercato cresce più che negli altri paesi europei. Lo sostiene uno studio di Assintel. Diffidenti le piccole e medie imprese. E-learning per apprendere l'uso del PC
Nel nostro paese questo mercato cresce più che negli altri paesi europei. Lo sostiene uno studio di Assintel. Diffidenti le piccole e medie imprese. E-learning per apprendere l'uso del PC


Roma – 715 milioni di euro: questo il fatturato che in Italia genererà nel 2004 il mercato dell’e-learning. Un balzo in avanti, se si considerano i 53,6 milioni del 2002. Questi alcuni dei dati più interessanti emersi da una ricerca Assintel (Associazione Nazionale Imprese Servizi Informatica) sul settore, presentata ieri a Milano.

L’indagine, che ha coinvolto 400 imprese medio-grandi, il 30 per cento delle quali nell’area milanese, ha anche dimostrato che per le aziende di piccola e media dimensione l’e-learning rimane uno strumento sconosciuto o di cui diffidare. Secondo Assintel si tratta “della scarsa comprensione della tipologia e della qualità dell’offerta che presenta prodotti sviluppati in contesti stranieri e di grandi dimensioni”.

Sul piano internazionale il settore ha registrato nel 2002 un fatturato pari a 6 miliardi di dollari, per oltre tre quarti concentrati negli Stati Uniti. L’Europa è indietro ma non arranca: secondo Assintel, il mercato europeo dovrebbe passare dagli 1,4 miliardi di dollari del 2002 ai 3,5 nel 2004, valore che sarà comunque inferiore alla metà di quello americano.

Il mercato italiano per quanto ridotto rispetto a quello dei maggiori paesi cresce però più degli altri, tanto che entro il 2006 la spesa in e-learning dovrebbe spingere l’Italia tra i paesi dove maggiore è lo sviluppo del settore.

Secondo Assintel la crescita trascinerà tanto la produzione di contenuti (soprattutto) quanto quella di tecnologie e servizi di e-learning.

L’analisi dell’uso delle piattaforme di apprendimento da parte delle imprese ha dimostrato, secondo Assintel, che l’e-learning è percepito come funzionale alla formazione specifica, per esempio per l’acquisizione di competenze e abilità relative ad ambiti professionali pratici, caratterizzati da regole e formule standard, come l’addestramento informatico.

Da segnalare poi che il 13,5 per cento di tutti gli investimenti in Italia in e-learning hanno riguardato corsi per apprendere l’uso del PC. Ma in generale la spesa in questi strumenti sta lentamente uscendo dal predominio della formazione IT o ICT.

Stando alla ricerca, inoltre, di circa 600 softwarehouse contattate, l’8 per cento offre soluzioni e-learning alla propria clientela. Le principali piattaforme su cui queste software house si basano per lo sviluppo dell’offerta sono: IBM (27%), Oracle (21%), Cisco (15%), HP (12%), Click2Learn (9%).

Tutti i dati della ricerca saranno da oggi disponibili sul sito Assintel

vedi anche:
Scuola, la più grande comunità IT
L’e-learning fa bene, non benissimo

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Pubblicato il 16 apr 2003
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