Kim Dotcom: presto un nuovo Megaupload

Kim Dotcom: presto un nuovo Megaupload

L'imprenditore dello storage telematico, nemico giurato delle autorità USA, dispensa indizi sulla sua nuova iniziativa: sarà ancora una volta un sito di file sharing, con caratteristiche innovative e cifratura a tutto spiano
L'imprenditore dello storage telematico, nemico giurato delle autorità USA, dispensa indizi sulla sua nuova iniziativa: sarà ancora una volta un sito di file sharing, con caratteristiche innovative e cifratura a tutto spiano

Stando agli ultimi tweet pubblicati sul suo profilo, Kim Dotcom non riesce proprio a stare lontano dai cyber-locker e dal file sharing centralizzato a mezzo Web: l’istrionico imprenditore tedesco che gli USA vorrebbero estradare e processare per reati molto gravi dice di essere al lavoro sul ritorno di Megaupload, il servizio che tanti guai gli ha provocato fino al clamoroso raid nella sua proprietà in Nuova Zelanda e tutto quello che ne è conseguito .

Le autorità americane considerano Dotcom responsabile di infrazione di copyright, riciclaggio di denaro sporco ed estorsione, ma in attesa della sentenza sull’estradizione l’imprenditore non se ne sta certo con le mani in mano ed è al lavoro su un nuovo servizio telematico per l’archiviazione e la condivisione dei file .

Megaupload sta per tornare, ha recentemente dichiarato Dotcom senza tante cerimonie, e potrebbe farlo il prossimo gennaio – giusto in tempo per “celebrare” il quinto anniversario del succitato raid in Nuova Zelanda. Il nuovo cyber-locker dovrebbe avere caratteristiche invitanti, visto che si parla di 100 Gigabyte di storage cloud gratuito, cifratura “al volo” dei dati, sincronizzazione dei dispositivi dell’utente e nessun limite sulle velocità di trasferimento.

Il nuovo sito rappresenta il culmine di otto anni di competenze accumulate e di un lungo periodo di pianificazione, ha spiegato Dotcom , sarà la sua creazione migliore e avrà un nome che “farà felici” gli utenti orfani del vecchio Megaupload, magari delusi da Mega . Si tratterà in ogni caso di un progetto non imparentato con MegaNet, la rete anti-intercettazioni che Dotcom dice essere ancora troppo avanti per i dispositivi e le reti mobile di oggi.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 8 lug 2016
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