Klaus, il robodriver

Klaus, il robodriver

Può significare maggiore sicurezza per tutti gli automobilisti. Per il momento è un "mostro" a sei braccia con un cervellone informatico e sensori che sono sensi
Può significare maggiore sicurezza per tutti gli automobilisti. Per il momento è un "mostro" a sei braccia con un cervellone informatico e sensori che sono sensi


Francoforte – Ha tre braccia, tre gambe e una scocca di alluminio: questo il profilo di Klaus, il robot messo a punto da Volkswagen in grado di guidare un’automobile. Sebbene sia decisamente presto per vederlo nel traffico, alla Volkswagen si dicono soddisfatti della sua prima “prova su strada”.

Il robot utilizza una delle sue “zampe” per l’acceleratore, un’altra per il freno e la terza per la frizione. I tre arti superiori, invece, servono per l’accensione, per cambiare le marce e per girare il volante. Per muovere l’automobile in modo corretto, Klaus sfrutta una stereocam, sistemi di ripresa video, sistema di navigazione GPS, un radar e tre scanner laser.

Il “cuore” del sistema è il computer che elabora per Klaus l’insieme di queste informazioni per fornire il percorso da seguire e suggerire le eventuali manovre da effettuare. In effetti è proprio il computer ad interessare il costruttore, perché i sistemi di analisi della guida potrebbero aiutare non solo Klaus ma qualsiasi guidatore umano?

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Pubblicato il
3 apr 2000
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