La Biblioteca Digitale Europea si muove

La Biblioteca Digitale Europea si muove

La Commissione Europea ha convocato i 20 esperti che supervisioneranno la creazione dell'istituto. L'iniziativa coinvolge esponenti di Google, Internet Archive, Thomson ed Università di Torino
La Commissione Europea ha convocato i 20 esperti che supervisioneranno la creazione dell'istituto. L'iniziativa coinvolge esponenti di Google, Internet Archive, Thomson ed Università di Torino


Brussels – Il commissario per la società dell’informazione Viviane Reding ha convocato i 20 superesperti che comporranno il comitato incaricato di supervisionare la creazione della Biblioteca Digitale Europea, un grandioso progetto dell’UE per contrastare quella che lo storico dei media Jeanneney ha chiamato “l’egemonia anglofona in Rete”.

Il comitato, denominato High Level Expert Group on Digital Libraries , è composto da professionisti e ricercatori di spicco del panorama aziendale ed accademico europeo.

“Il nostro obiettivo è di offrire agli europei il patrimonio culturale e scientifico del nostro continente”, ha detto la Reding durante la presentazione dell’iniziativa. “Confidiamo nell’affidabilità e nella bravura dei membri di questo comitato d’esperti”, ha aggiunto, “così che la Biblioteca Digitale Europea possa godere del loro pieno supporto”.

L’HLEG conta su un organico di primo piano, tra i quali spiccano il vicepresidente europeo di Google , Nikesh Arora, il CEO di Thomson , il manager generale dell’operatore spagnolo Telefonica ed il direttore di Internet Archive , Brewster Kahle.

I rappresentanti italiani all’interno del comitato sono due : il Prof. Marco Ricolfi, giurista dell’ Università di Torino specializzato su temi fondamentali quali libertà d’espressione e diritto d’autore su Internet, ed il Prof. Paolo Galluzzi, direttore del Museo di Storia della Scienza di Firenze.

L’analisi del gruppo d’esperti permette di avanzare alcune ipotesi sulla natura del progetto europeo . Innanzitutto emerge un’attenzione particolare verso la multimedialità .

La presenza del presidente dell’ Association des Cinémathèques Européennes , Claudia Dillman, nonché del presidente del gruppo editoriale Hachette , Arnaud Nourry, fa sperare nella possibilità che la Biblioteca Digitale Europea offra una gigantesca mediateca , completa di periodici cartacei e contenuti audiovisivi. Le stime ufficiali della Commissione Europea sulla collezione della BDE parlano di almeno sei milioni di documenti .

L’unica incognita rimane il costo dell’operazione . Alcune indiscrezioni fanno pensare che il prezzo dell’iniziativa sarà ammortizzato dalla partecipazione di soggetti privati e grandi aziende. Malgrado le voci di corridoio, un progetto definitivo e chiaro sulla BDE non è ancora stato diffuso dalle autorità europee.

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il
29 mar 2006
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