La fisica di gioco? Ci pensa la GPU

La fisica di gioco? Ci pensa la GPU

Nvidia e Havok hanno sviluppato una soluzione software che permetterà di sfruttare i processori grafici più evoluti per accelerare buona parte dei calcoli legati agli effetti fisici dei videogiochi
Nvidia e Havok hanno sviluppato una soluzione software che permetterà di sfruttare i processori grafici più evoluti per accelerare buona parte dei calcoli legati agli effetti fisici dei videogiochi


Santa Clara (USA) – Grazie ad una stretta collaborazione con Nvidia , Havox ha sviluppato un software capace di far svolgere al processore grafico (GPU) alcuni dei calcoli più impegnativi legati alla fisica di gioco. Questi calcoli, che generalmente determinano la forma e il comportamento fisico degli oggetti tridimensionali, vengono normalmente gestiti dalla CPU di sistema.

Nvidia sostiene che Havok FX , questo il nome del software, “permette la simulazione estremamente dettagliata di fenomeni fisici nei giochi per PC” sfruttando GPU di ultima generazione come le GeForce Serie 7 e Serie 6, eventualmente anche in configurazione multi-GPU per mezzo della tecnologia SLI .

Havok FX è attualmente in fase di valutazione prezzo di un imprecisato numero di “sviluppatori selezionati”, e dovrebbe diventare disponibile a partire da quest’estate .

“Per mezzo di Havok FX, le GPU possono simulare le interazioni di migliaia di corpi rigidi in collisione, una tecnica fondamentale di computazione fisica riscontrabile nei giochi di oggi”, ha spiegato Nvidia in un comunicato. “È inoltre possibile calcolare le componenti di attrito, le collisioni, la gravità, la massa e la velocità che sono alla base della fisica dei corpi rigidi”.

Per accelerare questo tipo di calcoli, e alleggerire così il carico di lavoro sulla CPU, Havok FX si avvale della tecnologia Shader Model 3.0 delle librerie DirectX.

“I creatori di giochi – ha aggiunto Nvidia – possono finalmente implementare fenomeni fisici sofisticati come detriti, fumo e fluidi che aggiungono una quantità elevatissima di dettagli e credibilità alle ambientazioni dei giochi”.

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Pubblicato il 22 mar 2006
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