La più imponente lobby contro la pirateria

La più imponente lobby contro la pirateria

I CEO di molte delle più grandi imprese del mondo hi-tech, e non solo, confluiscono in un nuovo organismo proposto dalla Camera di Commercio Internazionale per dar vita ad un'alleanza globale che difenda la proprietà intellettuale
I CEO di molte delle più grandi imprese del mondo hi-tech, e non solo, confluiscono in un nuovo organismo proposto dalla Camera di Commercio Internazionale per dar vita ad un'alleanza globale che difenda la proprietà intellettuale


Londra – I colossi dell’industria internazionale ad alta tecnologia fanno squadra e si uniscono nel BASCAP , Business Action to Stop Counterfeiting and Piracy , un supercartello globale antipirateria . Capitanato dai CEO di multinazionali del calibro di Microsoft e General Electric , il team si impegnerà nello sviluppo di nuove tattiche e tecnologie per la protezione della creatività .
L’agenda della neonata alleanza, formata da aziende e marchi d’ogni settore produttivo, percorre le tappe indicate dagli Stati Uniti per tutelare la proprietà intellettuale ad ogni latitudine. I membri della Camera di Commercio Internazionale , promotrice dell’iniziativa, sottolineano che contraffazione e pirateria equivalgono a concorrenza sleale e gravi danni alle economie nazionali.

“Finora gli strumenti che abbiamo utilizzato per condurre la nostra battaglia non sono serviti a molto”, ammettono i portavoce dell’organizzazione. Crimine organizzato e povertà nei paesi in via di sviluppo, punti nevralgici nello scenario della contraffazione senza frontiere, sono elementi che complicano ulteriormente la missione sottoscritta dai membri BASCAP. Nella lista degli aderenti della coalizione compaiono anche Nestlè e Glaxo Smith Kline, big dell’industria farmaceutica.

Tra i bersagli nel mirino dell’unione svetta la natura “cross-platform” del fenomeno , capace di investire contemporaneamente la produzione multimediale così come quella tessile. BASCAP ha utilizzato esattamente questo termine del gergo informatico e non a caso: analizzando le dinamiche profonde della pirateria, che agisce su scala globale, si scopre senza troppo stupore la centralità delle tecnologie informatiche , situate al crocevia tra i processi produttivi e distributivi dell’economia globalizzata.

Internet ed informatica sarebbero, in ultima istanza, l’arma non tanto segreta dei falsari della nuova era. I membri BASCAP hanno voluto puntualizzarlo: il mercato parallelo dei farmaci contraffatti, così come quello dei contenuti multimediali, si muove grazie agli strumenti digitali messi a disposizione dall’informatizzazione di massa. Strumenti che spesso cadono nelle mani di vere e proprie organizzazioni criminali, fondamentalmente basate nei paesi più poveri.

Una situazione critica che sembra preludere all’inevitabilità di un nuovo paradigma digitale , basato su uso estensivo ed onnipresente di sistemi DRM e di controllo totale a tutti i livelli, dall’ hardware per il calcolo fino ai dispositivi di memorizzazione dati .

Tutte le più grandi case discografiche hanno immediatamente aderito agli obiettivi dell’autoproclamatosi “ente di riferimento per la lotta globale alla pirateria”. Vivendi-Universal , attraverso il chairman Jean Rene Fourtou, ha sottolineato la necessità di un inasprimento generalizzato della strategia antipirateria “negli Stati Uniti ed in Europa, dove la situazione è ancora più critica” e compromette innovazione e competitività.

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il 6 ott 2005
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