Roma – Bisogna riconoscere alla SIAE di aver fatto un importante passo avanti. Anziché optare per il blocco della distribuzione musicale online, che “si tradurrebbe in una forma di sterile e anacronistico proibizionismo” (!), la SIAE ha definito le royalty da riscuotere per la distribuzione via internet. Una “mossa” che consentirà alla SIAE di riscuotere percentuali dalla distribuzione di musica online e agli editori interessati di offrire servizi a pagamento o gratuiti di diffusione musicale sul nuovo medium.
La Società degli autori e degli editori ha inserito le percentualizzazioni nel suo “Contratto di licenza per le utilizzazioni online del repertorio delle opere musicali tutelate dalla SIAE”. Ogni tre mesi gli utilizzatori dovranno versare le quote dovute alla “società”.
Qui è disponibile il contratto.