L'agonia di Fusion Garage

L'agonia di Fusion Garage

Clienti abbandonati e avvocati non pagati: il lungo viale del tramonto della startup che voleva rivoluzionare i tablet. Strappando il CrunchPad a Michael Arrington
Clienti abbandonati e avvocati non pagati: il lungo viale del tramonto della startup che voleva rivoluzionare i tablet. Strappando il CrunchPad a Michael Arrington

Fusion Garage chiude i battenti: senza particolari annunci il sito dell’azienda finisce momentaneamente offline per poi tornare in linea senza più il negozio.

CrunchPad, il prodotto immaginato e ideato da Michael Arrington, ma che è rimasto nella sua mente, è il primo tablet che viene in mente pensando a Fusione Garage, ma non è il suo unico tentativo di lanciare uno slate e un nuovo OS mobile.

Oltre al sito che torna senza più lo store, ora Fusion Garage perde anche la collaborazione con l’agenzia di public relation McGrath Power e quella con lo studio legale Quinn Emanuel: quest’ultimo riferisce di non essere stato pagato. Infine alcuni dei clienti che avevano ordinato il device Grid 10 non hanno ricevuto nulla , e non sono fin qui riusciti a mettersi in contatto con l’azienda. ( C.T. )

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Pubblicato il
21 dic 2011
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