Milano – Ancora una volta l’Authority delle Telecomunicazioni patrocina la causa delle cabine pubbliche, specie protetta in Italia, a rischio di estinzione: adesso il Garante sostiene che almeno centoventimila cabine dovranno rispettare standard superiori di qualità.
Bisogna che numerose cabine siano accessibili anche da portatori di handicap, sostiene l’Authority; e che funzionino anche con le monete. Inoltre bisogna che siano coperti dal servizio luoghi particolari, di rilevanza sociale o isolati, in cui i sistemi di rete mobile sono più difficili da utilizzare, come i rifugi di montagna, le scuole o gli uffici pubblici.
Di tanto in tanto , l’Authority è costretta a indirizzare Telecom Italia verso una politica di gestione delle cabine pubbliche più adeguata; questo tipo di servizio è importante, sostiene il Garante, e bisogna tutelarne la presenza.
Il fulcro della questione è che i telefoni pubblici non rendono abbastanza, di solito, a Telecom Italia: le ragioni economiche indurrebbero quindi a ridurne il numero; invece, sostiene l’Autority, la cabina è un servizio di pubblica utilità e deve essere disponibile ovunque, anche in luoghi di minore passaggio. C’è da vedere di che parere saranno gli altri operatori che, ormai da tempo, hanno installato proprie cabine nei luoghi di maggiore presenza, spesso proprio vicino a quelle Telecom…