Le minacce mobili nel report di Kaspersky Lab

Le minacce mobili nel report di Kaspersky Lab

Storia ed evoluzione di malware e virus nel rapporto compilato da Alexander Gostev. I dettagli
Storia ed evoluzione di malware e virus nel rapporto compilato da Alexander Gostev. I dettagli

Modena – Kaspersky Lab presenta la sua nuova pubblicazione che prende in considerazione i virus per cellulari, redatta da Alexander Gostev. L’autore espone i fatti legati all’apparizione ed alla diffusione del primo programma ostile dedicato ai cellulari (Cabir, Giugno 2004 e ComWarrior, Marzo 2005), discute di come e perché infettare un cellulare ed offre notizie aggiornate sulla distribuzione geografica di tali minacce.

L’ampiezza della diffusione di tali minacce per i dispositivi mobili – spiega Kaspersky Lab – è rilevata da statistiche ottenute dall’analisi del traffico MMS di un operatore russo di telefonia mobile. “I media occidentali evidenziano lo stereotipo della minaccia russa. Comunque, tale mito viene a cadere quando lo si esamina attentamente,” dice Alexander Gostev. “Analizzando più attentamente i risultati, è evidente che oggi la Cina è leader di questa sconfortante gara, con il Brasile al secondo posto. Un significativo numero di virus viene creato in Turchia e i paesi ex Unione Sovietica sono alla pari della stessa Turchia per numero di virus sviluppati.”

Simile la situazione per i virus mobile: la maggior parte del codice ostile nasce in Cina e nella Corea del Sud. “Questo dimostra chiaramente che l’ambiente degli sviluppatori di malware per mobile si evolve seguendo le medesime direttive dei virus per computer. E che entrambi hanno origine negli stessi paesi” è il commento di Alexander Gostev.

I fattori che hanno maggiore influenza sull’evoluzione di malware per mobile sono le vulnerabilità del software e dei loro sistemi operativi. “Nel mondo PC – conclude Kaspersky Lab – quasi tutte le maggiori epidemie di virus negli ultimi anni sono dovute a vulnerabilità di Windows. Un hacker ha solo due modi per penetrare il sistema di una vittima: sfruttando il fattore umano (social engineering) o errori nella codifica del software (vulnerability).

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Pubblicato il 18 ott 2006
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