Legge antispam USA, un altro sì

Legge antispam USA, un altro sì

A questo punto manca solo il voto della Camera, poi il testo che prevede sanzioni e carcere per gli spammatori incalliti arriverà al Senato. Dopo la votazione in Commissione torna l'ottimismo
A questo punto manca solo il voto della Camera, poi il testo che prevede sanzioni e carcere per gli spammatori incalliti arriverà al Senato. Dopo la votazione in Commissione torna l'ottimismo


Washington (USA) – Tremano gli spammatori americani dopo che la Commissione energia e commercio della Camera dei Rappresentanti ha dato il via libera all’unanimità al progetto di legge che mette fuori legge in tutti gli USA le attività spammatorie.

“L’invio di posta elettronica non richiesta – hanno ricordato i parlamentari che appoggiano il progetto – costa moltissimo agli operatori, agli utenti ma anche all’erario, come dimostra il recente studio dell’Unione Europea che ha quantificato il danno da spam in 10 miliardi di euro l’anno”.

Dopo il voto unanime della Commissione, perché la proposta passi al Senato manca solo il voto della Camera che, fino a questo momento, sembra comunque orientata a dare via libera, infondendo dunque ottimismo nella schiera dei deputati che fino a questo momento hanno appoggiato con maggiore fermezza la nuova legge. Al Senato, comunque, la battaglia sarà dura per l’incessante operazione di lobbying condotta dalle aziende del “direct marketing”.

L’iter della normativa viene osservato con attenzione anche in Europa per l’incidenza che potrebbe avere sull’invio di messaggi non richiesti dagli Stati Uniti e soprattutto perché una normativa del genere approvata negli USA potrebbe finire per influire anche sulle norme comunitarie.

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Pubblicato il
30 mar 2001
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